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GENOVA - Lavarello show, presidente dell'Aeroporto Colombo di Genova e coinvolto nelle intercettazioni delle inchieste in corso sul porto di Genova, intercettato in diverse telefonate come facilitatore di un accordo tra Spinelli e Aponte, al convegno alla Stazione Marittima di Genova su nuovi progetti ferroviari di collegamento tra aeroporto e terminal crociere. Risponde alle domande dei cronisti sulle inchieste. 

Sul suo ruolo nell'intesa tra Spinelli ed Msc: "Io sono al corrente di tutto ciò che ho fatto, divertente quello che ho fatto... non dobbiamo favorire nessuno, io non lavoro per nessuno, per fortuna, lavoro per il porto, per il Comune per la Regione a seconda degli argomenti, alla mia età...". Sulle telefonate con il membro del comitato di gestione Carozzi per l'inserimento di una clausola per la concessione del terminal Rinfuse a Spinelli: "Me lo avevano chiesto, mi avevano chiesto un'opinione, la avrò espressa probabilmente bene perché poi in qualche modo qualcosa che era bloccata ha camminato. A volte una postura, un nostra wording in un documento non cambia nulla, ma rende meno perplesse le controparti. 

Su possibili riflessi sull'aeroporto di tutte queste inchieste: "E' una fase di riflessione, è una frase dove voi avete un po' più lavoro rispetto ad altri momenti. L'aeroporto non c'entra nulla... si dovrà aspettare la maturazione di altri passaggi, che sono tutti indipendenti, l'aeroporto non c'entra col porto ma tutto c'entra con la città". Quando gli viene chiesto perchè nelle intercettazioni si sia definito un leone proprio nel ruolo di mediazione Msc-Spinelli: "Vede la criniera... cosa volevo dire? Che è un discorso tra interessi, tra soggetti diversi importanti, un discorso che è bloccato, che è stagnante, che anzi è contrapposto se poi lei lo riesce in un qualche modo a sbloccare con semplicemente buon senso, con la tranquillità, e un grosso risultato infatti m'han detto che è stata una magia, se lo avessi saputo avrei capitalizzato di più. L'accordo MSC-Spinelli sarebbe la magia? Ma ci sono posizioni contrapposte che poi è normale: mi scusi in una famiglia in un azienda e non condominio se ci pigliamo in un certo modo, poi soprattutto abbiamo personalità interessi diversi, ma il nostro lavoro è abbastanza quello di fare delle sintesi quando c'è lo spazio per passaggi che non ledono gli interessi di nessuno, si tratta di trovarli, tutto qua".

L'aeroporto con che perdita chiuderà? "No mi scusi ma l'aeroporto non credo che chiuderà con perdita e mi dispiace, lei lo sa meglio di me, io leggo ogni tanto le cose... ma anche voi dovete scrivere, io credo che lasci perdere, le gare i bandi. Siamo in aprile, è un mese attivo, siamo in maggio sarà ancora più attivo, andremo in giugno, sarà ancora più attivo e questo non vuol dire che Genova è diventata Parigi ma vuol dire che ci sono tante piccole cose, se uno ha umiltà e buona volontà e un po' di conoscenza". 

I container di Derrick (N.d.r. nella aree attigue all'aeroporto dove deve nascere la nuova infrastruttura di collegamento, il people walking, con la stazione Erzelli-Aeroporto) quando vanno via? Quando scade la concessione? "Ma anche questa, non so che notizia sia, è una cosa normale, lì c'erano degli accordi precedenti, ci sono dei parcheggi, degli utilizzi intelligenti e ben fatti, c'è un progetto che è uscito fuori dopo ci sono delle scadenze, ci saranno che hanno bisogno di tempi, ci sono tante procedure. Io per fortuna non ho mai lavorato per i governi e il governo un po' più complicato dei privati". 

TEMA CROCIERE - AEROPORTO 

"Io leggo che le crociere saranno la soluzione dell'aeroporto ma, mi sembra una risposta semplicistica. A Genova esistono delle forme di turismo di passaggio, le crociere sono una forma importante, fare sposare l'interesse del crocierista non delle compagnie di crociera. Oggi non decide più la compagnia di crociere dove imbarcare i passeggeri, come in cinque dieci anni fa, nel passato c'era un ehome port, un porto madre, dove la compagnia organizzava l'inizio di una crociera, viaggiava visitava 5-6 posti e tornavano in porto. Oggi le crociere non hanno più un porto, hanno porti di imbarco ovunque, un fenomeno che si è ampliato pian piano per seguire il mercato quindi un tedesco in inglese un polacco decide di imbarcarsi a Roma perché è in viaggio di nozze va a vedere il Colosseo o decide di imbarcarsi a Marsiglia perché ci sono sette voli al giorno e quindi non deve alzarsi prima al mattino, quindi noi dobbiamo adeguarci. Un cambiamento interessante è creare delle condizioni per cui alcuni passeggeri, anziché girare su altri porti con un background più turistico, dobbiamo creare delle ragioni per cui sia le compagnie che i passeggeri trovino in Genova meno scomodità rispetto agli ultimi anni, anzi più comodità e le stiamo creando, meno scomodità, perché portano 6000 passeggeri e questo bellissimo terminal di Stazioni Marittime è stato costruito per navi da 800 passeggeri e quindi oggi abbiamo un porto che è ingolfato in proporzione al numero di passeggeri che abbiamo, ma non ingolfato perché il porto è piccolo ma perché ci sono più macchine..."

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