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Ma la bolla degli affitti brevi ai turisti sembra già sul punto di scoppiare
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GENOVA - "Appartamenti quasi introvabili e con prezzi folli, ma il trend potrebbe cambiare a breve: troppa concorrenza tra strutture che fanno affitti brevi".

Affitti che partono dagli 800 e arrivano a sfiorare i tremila euro, lo spostamento di servizi fondamentali verso le periferie e la sostituzione dei negozi che non sono più per i residenti ma piuttosto i turisti. È quello che sta diventando la realtà di chi cerca casa (ma anche di chi ci abita già) nel centro storico di Genova, per via di diversi fattori ma riconducibile all'avvento dell'affitto turistico. Di pari passo l'arrivo continuo e sempre maggiore di turisti da tutto il mondo, a Genova per visitare la città, ha portato con sé una richiesta che le strutture ricettive non si sono fatte scappare, moltiplicandosi. Nel 2023 sono 785.552 i pernottamenti a Genova negli appartamenti per uso turistico, il 39,3% in più rispetto al 2022 e il 77,5% rispetto al 2019.

Nel 2023 il comune italiano con più alloggi disponibili su Airbnb era Roma, con 27.389 annunci. Genova era al quattordicesimo posto a quota 2.643. La regione in vetta alla classifica, rispettivamente, è la Toscana con 66.986 annunci, la Liguria è al nono posto con 24.233 case in affitto.

Così come a Venezia e a Firenze dove tra un negozio di calamite e souvenir e l'altro gli Airbnb hanno preso il sopravvento, anche a Genova continua la desertificazione di massa del centro che altre grandi città hanno visto iniziare dal 2015.

Sono diversi gli studi che mostrano la correlazione tra l'incredibile aumento degli affitti turistici, una pratica che fornisce un modo per i proprietari di casa di guadagnare affittando i loro appartamenti ai visitatori per un periodo limitato o occasionale, e l'addio dei residenti dal centro città.

Questa pratica permette al proprietario dell’immobile di utilizzarlo in modo tale da ottenere il tasso più alto durante la stagione turistica. Molti di questi, come piattaforma dove mettersi in vendita, scelgono Airbnb, colosso statunitense che permette di inserire l'annuncio della tua casa o stanza e metterti in contatto con le persone che desiderano affittarla, che siano viaggiatori, studenti (sempre meno), lavoratori.

"È un dato di fatto" spiega a Primocanale Gabriele Bruzzo, dell'Immobiliare Bruzzo. "Gli affitti sono saliti tanto, ce ne sono sempre meno. Qui a Genova si tratta principalmente di privati e grosse società che prendono in affitto i pochi appartamenti disponibili e a loro volta subaffittano ai turisti". 

Il boom si sarebbe raggiunto negli ultimi tre anni, con sempre più interessi da parte delle grandi società di mettere le mani su appartamenti da poi subaffittare per 50, 60 euro a notte. "Il problema nasce in una città come Genova - spiega -, esattamente come Venezia, Roma e Firenze, dove non è possibile avere nuove costruzioni e quindi gli spazi sono quelli che sono".

La situazione però, secondo Bruzzo, potrebbe cambiare a breve. "Secondo me siamo già saturi, c'è troppa concorrenza. I prezzi stanno andando a scalare, c'è chi va al ribasso e mette una notte a 30 euro rischiando di non stare dentro al costo dell'affitto che si deve poi al proprietario".