GENOVA - La coppia con in tasca dosi crack, i gruppi di latinos in cerca di cerveza, Jonny il clochard che si chiama da solo l'ambulanza per passare la nottata al Galliera, il senza fissa dimora che ciondola buffo verso il tunnel della stazione in cerca di un giaciglio. Ubriachi con birre in mano.
È la fotografia di un normale venerdì sera di via Canevari e piazzetta Raggi, a Borgo Incrociati, la movida alcolica della bassa Valbisagno.
Stasera però locali e strade sono blindate dalla polizia locale in divisa e in borghese. Controlli decisi dopo un regolamento di conti di domenica scorsa fra due sbandati alticci, le immagini delle chiazze di sangue sul marciapiede hanno fatto il giro dei social e indotto gli vertici della polizia locale a un giro di vita per marcare il territorio.
I negozianti della notte si lamentano, "con questi continui controlli noi non lavoriamo più, serve equilibrio", dice il giovane bengalese titolare di uno store che racconta di avere lasciato il posto in fabbrica e investito tutti i risparmi della famiglia per aprire la sua attività.
La polizia locale del terso distretto della Bassa Valbisagno e reparto Sicurezza Urbana, controllano con attenzione permesso e igiene, ma nessuno può impedire ai commercianti di svendere birre fresche da tre quarti a poco più di un euro. Normale che la sera lì arrivino da tutta la Valbisagno, e pure dal centro e dalla Valpolcevera, mai così vicini grazie alla metropolitana che ora è pure gratis.
Gli abitanti via Canevari appaio avviliti, rassegnati: "Il regolamento di conti è solo l'ultimo fatto di sangue, qui ogni sera è far west".
IL COMMENTO
Genoa, futuro incerto e la posizione di Zangrillo va chiarita
Grazie Bucci ma intanto Genova è tornata una roccaforte rossa