Svolta sulla questione amianto a Genova. La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato l’emendamento alla Legge di Stabilità 2015 che annulla le revoche delle certificazioni di esposizione all’amianto operate dall’Inail nei confronti di circa 700 lavoratori delle fabbriche genovesi.
Le prime conclusioni delle indagini preliminari davanti ai Gup, che hanno prosciolto i lavoratori dal reato di truffa ipotizzato a loro carico, e il provvedimento del Parlamento, che rende valide le certificazioni revocate, riscrivono la storia dell’amianto a Genova.
Antonio Perziano (Cgil Genova) è soddisfatto del punto d’incontro trovato in Commissione Bilancio, ma al tempo stesso promette che nuove iniziative sul problema dell’amianto. “Chiediamo alla Regione Liguria di predisporre un piano regionale dell’amianto. A Genova e in Liguria l’amianto continua ad uccidere e c’è ancora molto da fare per contenere questa vera e propria emergenza”.
Soddisfazione trapela anche dalle parole di Alessandro Terrile, segretario del Pd di Genova. “Si tratta di un risultato importantissimo non solo perché un punto fermo dopo 8 anni di interventi legislativi parziali e di contenziosi giudiziari, ma soprattutto perché garantisce a centinaia di lavoratori e alle loro famiglie di avere certezza dei propri diritti”.
cronaca
Amianto a Genova, passa l'emendamento che rende valide le certificazioni revocate
La norma riguarda 700 lavoratori delle fabbriche genovesi
1 minuto e 3 secondi di lettura
TAGS
Ultime notizie
- Spaccio nei giardini della Fiumara: un arresto grazie al fiuto del cane poliziotto
- La fiamma del Confeugo è dritta: folla in piazza De Ferrari
- Manovra, soddisfazione Cavo: "Sociale, sanità, portualità: ecco nostre misure"
- "Ripartiamo insieme: per la Liguria, a testa alta" - La versione integrale
- "Ripartiamo insieme: per la Liguria, a testa alta" - la sintesi del convegno di Orlando
- Il programma elettorale di Primocanale, verso le Comunali (puntata 20 dicembre)
IL COMMENTO
Se Genova non capisce i suoi nuovi scopritori
Depositi chimici, a Sampierdarena non sarebbero pericolosi come a Multedo