Amiu-Iren, atto secondo. Dopo il rinvio della delibera in Consiglio martedì scorso, l'assemblea di Palazzo Tursi si riunisce di nuovo per votare il contestato provvedimento che stabilisce la privatizzazione dei servizi di igiene urbana a Genova con l'ingresso di Iren al 51%. E l'esito non è scontato. In città va in scena la protesta dei lavoratori Amiu e dei commercianti.
IN CONSIGLIO
In aula sono stati presentati decine di emendamenti alla delibera. Il voto è previsto nel tardo pomeriggio. Alla seduta assistono alcuni comitati contrari alla delibera e una delegazione di commercianti che protestano contro l'aumento della Tari.
In Comune la seduta è stata sospesa una prima volta dopo che la giunta ha presentato un emendamento alla prima versione della delibera, già superata da successive modifiche, sollevando le proteste dell'opposizione che ha parlato di 'dilettantismo'. Il presidente del Consiglio Giorgio Guerello ha sospeso la seduta convocando la conferenza capigruppo. Seconda sospensione poco dopo le 12.30, la votazione è prevista per le 14.30.
La delibera dovrebbe passare in teoria grazie all'astensione del centrodestra, visto che dalla maggioranza mancheranno probabilmente cinque voti. Ma non è escluso che l'opposizione possa giocare uno sgambetto e fare fronte compatto con un 'no' che assesterebbe un colpo durissimo alla giunta Doria a termine del mandato. Anche perché la maggioranza in Regione non vede di buon occhio l'ingresso di Iren.
La seduta pomeridiana si è aperta con l'intervento del sindaco Marco Doria che ha ribadito la volontà di "dare mandato ad Amiu a iniziare la trattativa con Iren Ambiente, l'obiettivo raggiunto sarà sottoposto nuovamente al Consiglio comunale". "Il nuovo socio apporterà capitali per realizzare gli investimenti necessari alla costruzione dei nuovi impianti - ha sottolineato - creerà le condizioni di una proroga del contratto di servizio dopo il 2020, in caso contrario la gestione del ciclo dei rifiuti verrebbe messa a gara, con rischi per i lavoratori, una delle figure che abbiamo pensato di tutelare". La seduta è stata sospesa due volte per le riunioni di maggioranza e opposizione, e per alcuni chiarimenti tecnici sulla quindicina di ordini del giorno e la sessantina di emendamenti al testo.
"Sconcerta che la Giunta Doria abbia portato in Consiglio comunale l'alleanza industriale tra Amiu e Iren a due mesi da fine mandato, un piano con molti punti deboli, il centrodestra è favorevole alle privatizzazioni, ma il nostro cartellino è rosso, non bianco". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine dei lavori del Consiglio regionale invita lo schieramento di centrodestra in Consiglio comunale a votare 'no'
"Il centrodestra è favorevole all'ingresso dei privati nel ciclo dei rifiuti genovese, all'anno zero nonostante le nostre sollecitazioni, ma il piano della Giunta Doria ha alcune pecche: l'assenza di investimenti strategici sul nostro territorio, della tenuta del piano nel lungo periodo. Ci sono molte cose che non tornano nel piano: non chiarisce gli investimenti, dove saranno smaltiti i rifiuti, quali impianti saranno istallati in Liguria e come sarà messo in sicurezza il sistema".
"Se la delibera non passasse, ormai siamo alle elezioni, a maggio si voterà a Genova, i tempi per un commissario sarebbero veramente stretti, potrebbe fare davvero poco - aggiunge - il centrodestra deve presentare in campagna elettorale un serio piano di apertura ai privati delle municipalizzate".
IN STRADA
Ore 14.00 - Poche decine di dipendenti sono rimasti a presidiare, gli altri sono tornati a lavorare
Ore 13.00 - Il corteo raggiunge nuovamente Palazzo Tursi
Ore 12.30 - I lavoratori hanno deciso di spostarsi dalla Sopraelevata e di tornare a Palazzo Tursi passando da piazza De Ferrari
Ore 12.20 - Sopraelevata chiusa al traffico, il corteo la occupa passando da via D'Annunzio
Ore 12.00 - Il corteo è sceso da via XII Ottobre verso piazza Dante e sembra diretto alla Sopraelevata
Ore 11.00 - Fuori da Palazzo Tursi protesta dei lavoratori, circa 100, uniti in assemblea. Ma il corteo si è poi mosso verso il centro città in direzione Portello-Corvetto. Chiusa al traffico la piazza, mezzi pubblici e privati deviati sulle circonvallazioni.
I lavoratori hanno acceso alcuni fumogeni e aperto uno striscione in solidarietà con il lavoratore di Amiu bonifiche che ieri è stato denunciato dalla polizia municipale per aver insultato il sindaco di Genova Marco Doria.
LA VERTENZA
Permane lo stato di agitazione - solo la Cgil ha firmato l'accordo - e nei giorni seguenti si prepara un nuovo sciopero: la data prevista inizialmente era quella del 14, ma il Prefetto non ha ancora convocato le sigle e il primo giorno utile sarebbe il 18. Probabile, quindi, un'astensione unica coi lavoratori Amt il 24 febbraio. E nel frattempo non si escludono blocchi spontanei agli impianti, fuori dalla regia dei sindacati.
Ancora insoddisfatte le richieste previste dal precedente accordo sindacale: garanzie sul controllo pubblico dell'azienda, sulla proroga del contratto di servizio e sulla conferma del piano industriale. Anche i commercianti sono sulle barricate per i futuri aumenti sulla Tari necessari per rientrare dagli extra costi in un tempo minore, come prevede il progetto di fusione.
"Il Comune di Genova non ha il coraggio di imporre un aumento sulla Tari e quindi lo farà fare a Iren. Nel verbale di incontro si parla in prospettiva di Iren al 69%, non al 51%. È ben diverso", spiega Umberto Zane di Fit-Cisl. E se passa la delibera? "Questa darà mandato per aprire la trattativa, tra un mese ce ne sarà un'altra. Noi ci opporremo in tutti i modi possibili".
cronaca
Amiu-Iren, il giorno della verità. Toti al centrodestra: "Votate no"
I lavoratori bloccano la città con un corteo
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