Angelo Giuseppe Roncalli nasce il 25 novembre del 1881 a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo. Entra in seminario a Bergamo nel 1892 per trasferirsi a Roma nel 1901. Tre anni dopo è ordinato sacerdote. Diventa segretario dal nuovo Vescovo di Bergamo, mons. Giacomo Radini Tedeschi, e si dedica all’insegnamento. Durante la Prima guerra mondiale nel 1915 si dedica ai feriti, alla fine del 1920 torna a Roma. Dopo cinque anni è nominato Visitatore Apostolico in Bulgaria e consacrato Vescovo iniziando così il periodo diplomatico a servizio della Santa Sede. I viaggi diplomatici continuano in Turchia e in Grecia. Durante la Seconda Guerra Mondiale salva migliaia di ebrei dallo sterminio. Cardinale con Pio XII, è eletto Papa il 28 ottobre 1958 e assume il nome di Giovanni XXIII. Nel 1959 annuncia il Concilio Vaticano II. Note le encicliche Mater et Magistra (1961) e Pacem in terris (1963). Apprezzato l’impegno dimostato nella crisi di Cuba nell’autunno del 1962. Muore la sera del 3 giugno 1963.
Dopo la sua morte, i fedeli chiesero a gran voce la sua santità. Per il Papa buono la causa ebbe una svolta con la storia di suor Caterina Capitani. Aveva 23 anni quando una emorragia gastrica la portò in ospedale d’urgenza e, poi, attraverso atroci sofferenze e numerosi interventi chirurgici. Per la giovane Caterina quando sembra non ci sia più niente da fare viene disposto il trasferimento nella sua città natale, Potenza. Poi, invece, un drammatico peggioramento delle condizioni di salute della giovane religiosa la porta di nuovo in ospedale, a Napoli a quello che un tempo si chiamava “ospedale della Marina”. E allora "dove aveva terminato la scienza comincia la sua opera la fede" racconta suor Adele, testimone del miracolo. Sul corpo di Caterina Capitani viene poggiata una reliquia di papa Roncalli in prossimità di un fistola che era la maggiore causa delle sofferenze. Poi è lo stresso Giovanni XXIII ad apparire a suor Capitani. La invita ad alzarsi dicendo: "Mi hai pregato tanto, e anche una tua sorelle in particolare. Me lo avete strappato proprio dal cuore questo miracolo. Ora non temere, tutto è finito. Tu stai bene, non hai più nulla". Era 25 maggio del 1966, Caterina era in coma e si risvegliò, guarita. La religiosa delle Figlie della Carità è morta pochi anni fa, a 68 anni.
Dopo la sua morte, i fedeli chiesero a gran voce la sua santità. Per il Papa buono la causa ebbe una svolta con la storia di suor Caterina Capitani. Aveva 23 anni quando una emorragia gastrica la portò in ospedale d’urgenza e, poi, attraverso atroci sofferenze e numerosi interventi chirurgici. Per la giovane Caterina quando sembra non ci sia più niente da fare viene disposto il trasferimento nella sua città natale, Potenza. Poi, invece, un drammatico peggioramento delle condizioni di salute della giovane religiosa la porta di nuovo in ospedale, a Napoli a quello che un tempo si chiamava “ospedale della Marina”. E allora "dove aveva terminato la scienza comincia la sua opera la fede" racconta suor Adele, testimone del miracolo. Sul corpo di Caterina Capitani viene poggiata una reliquia di papa Roncalli in prossimità di un fistola che era la maggiore causa delle sofferenze. Poi è lo stresso Giovanni XXIII ad apparire a suor Capitani. La invita ad alzarsi dicendo: "Mi hai pregato tanto, e anche una tua sorelle in particolare. Me lo avete strappato proprio dal cuore questo miracolo. Ora non temere, tutto è finito. Tu stai bene, non hai più nulla". Era 25 maggio del 1966, Caterina era in coma e si risvegliò, guarita. La religiosa delle Figlie della Carità è morta pochi anni fa, a 68 anni.
IL COMMENTO
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