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Così il sindaco di Genova alla vigilia del viaggio a San Francisco
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"Quella del mio viaggio a San Francisco è una polemica di basso profilo, mi occuperò di Ilva e altri problemi della città". Così il primo cittadino di Genova, Marco Doria, replica al segretario della Fiom, Bruno Manganaro, che lo aveva accusato di partire per la California all'indomani dell'incontro su Ilva, senza sapere quale sarà l'esito del vertice al Mise.

"Sono accanto alla mia città e ci sono sempre in mille modi", afferma Doria a Primocanale. "La vicenda Ilva ci terrà occupati nelle prossime settimane. Non è una questione risolvibile in un incontro. L'incontro servirà a porre dei punti fermi positivi. Ci sono una serie di questioni da affrontare sulla prospettiva industriale che sarà chiarita una volta saputo a chi si venderà. Posso immaginare scenari diversi. Siamo a un punto fermo. Abbiamo il dovere di andare a vedere quali prospettive ci sono. Abbiamo per i lavoratori una garanzia reddituale fino a settembre. Dobbiamo occuparci di tante questioni in maniera coordinata".

Eppure la Fiom è stata chiara: se non dovessero arrivare le risposte attese, si tornerà subito in piazza. Il rischio è dunque quello di un effetto-Marino, con la città bloccata mentre il sindaco è all'estero. "Sono certo di essere molto diverso da Marino. Per quello che faccio e per quello che dico", taglia corto Doria, che ribadisce come il viaggio non fosse rinviabile: "Un viaggio così complesso è organizzato da mesi. Con interlocutori di altissimo livello che si sono impegnati da tanto tempo per un programma di lavoro particolarmente intenso".

Ma quale sarà lo scopo dunque della visita a San Francisco? "Parlare positivamente della nostra città e sulle eccellenze che ha in un mondo dimanico come quello californiano", spiega il primo cittadino genovese. "Sarò accompagnato dal dottor Alberto Cappato che è il direttore del Porto Antico Spa e responsabile del settore turismo in Confindustria. Uno dei primi obiettivi è rendere Genova attrattiva per i turisti, uguale rendita e iniziative culturali. Poi in quella zona ci sono imprese che hanno rapporti con realtà cittadine legate a Genova. Si può favorire rapporti per la Genova di domani".

Obiettivo più o meno dichiarato è anche quello di trovare investitori per il Blue Print. "Il Blue Print è un'area del Comune di Genova disegnata da Renzo Piano che interessa a Genova. Se io riuscissi a vendere il Blue Print a grandi investitori sarei felice: darei una mano a migliorare la Fiera che sta cadendo a pezzi", afferma Doria, che non si dà però un traguardo concreto per questo viaggio. "Il punto è che noi cercheremo di stabilire rapporti di promozione della città andando a presentare la qualità turistica della città, non sarà il momento di firmare contratti, ma presentare Genova con i suoi istituti e facilitare una serie di rapporti senza i quali non avremo futuro. L'Istituto Italiano di tecnologia ha dietro la città. Questo lo faciliterà e sarà sostenuto dalla città".