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L'unica certezza è che la kermesse floreale non si terrà alla Fiera. In quell'area, spiegava il primo cittadino, dovranno partire i lavori per il nuovo Waterfront di Levante, alias il vecchio Blue Print. Tra le prime opere da realizzare ci sono i nuovi canali con acqua marina che incorniceranno la passeggiata Lanterna-Boccadasse. Bucci, trainato dall'entusiasmo per il successo del Salone Nautico, non voleva perdere l'occasione di recuperare subito il treno perso nel 2017: già quest'anno, secondo le previsioni della giunta Doria, Genova avrebbe dovuto ospitare "l'Expo dei Fiori", salvo poi rimandare ancora per la crisi dell'ente fieristico e le difficoltà organizzative.
E così ecco spuntare l'ipotesi Parchi di Nervi. Una sfida enorme a livello organizzativo, perché significherebbe portare migliaia di visitatori in un'area che non è concepita per grandi eventi, con tutto ciò che ne deriva al capitolo sicurezza. Ma allo stesso tempo un'idea ambiziosa che collocherebbe Euroflora in un contesto unico nel mondo e aprirebbe la strada alla riqualificazione di tutto il verde. Per ora non c'è nulla di ufficiale, ma sembra che a Tursi ci stiano pensando sul serio.
Peraltro non si tratta di una novità assoluta. Già nel 2015, quando al timone della Fiera c'era Sara Armella, si parlò di allargare la manifestazione alle ville storiche genovesi del Ponente e del Levante, ma anche ai Parchi di Nervi, ai musei di Strada Nuova e di Villa Croce. Mai, però, si era pensato di trasferire tutto all'estremità orientale della città.
IL COMMENTO
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