"Arriva un grande uomo". Così Massimo Ferrero ha definito Antonio Cassano. E il pensiero va ai "grandi uomini" del calcio che nulla hanno da spartire, negli atteggiamenti dentro e fuori dal campo, col 'grande uomo barese'. Da Scirea a Lineker, da Maldini a Facchetti. Così la schiera dei grandi si arricchisce, almeno secondo il Ferrero-pensiero. Ma la nonna lo diceva sempre: "chi si somiglia, si piglia".
Cassano, e il suo procuratore, alla fine hanno vinto convincendo Ferrero che una minestra riscaldata sia meglio di un investimento per il futuro. Arriva un 33enne. Un'età per cui nel suo ruolo si va già in pensione. A meno che non si tratti di professionisti seri come Pirlo, Totti, Del Piero e pochi altri. Quelli che hanno una vita privata e un approccio alla professione 'da professionisti'. A meno che la Samp non sia proprio la buonuscita verso la pensione del barese.
Il barese si è autoproposto, ha avuto l'avallo di Ferrero e il rifiuto di Zenga che ha minacciato di andarsene. Troppo facile dire "il mister non è all'altezza", come hanno tuonato molti dopo la débâcle col Vojvodina. Troppo facile trovare un capro espiatorio a una situazione che è solo figlia del mercato.
Una sessione insoddisfacente in cui la qualità delle partenze non trova riscontro nei nuovi arrivi. Ma le casse sono vuote e qualcuno i soldi dovrà pur metterli, visto che finora i bilanci dicono che le palanche per pagare i debiti sono arrivati solo dalla cassaforte di casa Garrone.
Se guardiamo ai precedenti c'è poco da sorridere, le minestre riscaldate non funzionano. La Sampdoria cerca il nome per tirare su la campagna abbonamenti. Per cancellare un mercato finora perdente. Il nome di Cassano era spuntato già a gennaio, subito cassato da Mihajlovic: perché? Eppure era in piena 'forma' campionato. Basterebbe questo per riflettere in modo più sereno.
Avevamo scritto 'Zenga 1 - Ferrero 0', oggi siamo costretti a ribaltare il risultato. In testa passa 'er viperetta'. Sarà un bene per l'unità dello spogliatoio e per il gruppo blucerchiato? La cosa più semplice oggi sarebbe quella di seguire le sirene baresi, ridere delle 'cassanate' presenti e future, cavalcare l'onda di un entusiasmo effimero. Ma siamo sicuri che questo sia un bene per il futuro della Sampdoria?
Noi stiamo con quella maggioranza silenziosa che nell'operazione-amarcord nutre molti dubbi. Non per dire ''avevamo detto', ma per cambiare idea e riconoscere un eventuale errore di valutazione davanti a prestazioni convincenti. Se arriveranno dal campo.
*@controcalcio, pseudonimo utilizzato per gli editoriali inseriti nella nuova trasmissione di Primocanale che inizierà il 25 agosto.
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Ferrero chiama Cassano? "Chi si somiglia, si piglia"
Dopo il ritorno di Fantantonio in blucerchiato
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