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Il numero uno del Grifone ribadisce e rincara la dose sulla questione allenatore che la società ancora non chiarisce ("Non c'è la salvezza matematica, solo allora ci incontreremo", ha detto il dg Perinetti a margine dello stesso evento). Per quanto possa valere, la posizione dello spogliatoio, riassunta dal capitano, è netta. Anche se la sensazione di tanti è che Preziosi, con quel "gli saremo sempre grati" gli abbia detto già addio.
E allo stesso modo Perin sembra sventolare il fazzoletto bianco quando parla del suo futuro: "Non mi nascondo: a 25 anni mi piacerebbe misurarmi con la Champions League, soprattutto vorrei capire se posso meritarmi di giocare su quei palcoscenici. Se dovessi avere l'opportunità, ci penserei seriamente".
Su di lui c'è da sempre il Napoli, pronto a offrire 14 milioni. Altri club europei potrebbero salire oltre i 20, ma Perin preferisce rimanere in Italia. Il Genoa vorrebbe invece incassare il massimo e la situazione al momento è piuttosto tesa. "È possibile che vada via, ma potrei anche restare", aggiunge lui.
E a quattro partite dalla fine, con la carriera in ballo, Perin parla ancora da capitano ("Sono focalizzato al 100% sul campionato", assicura) e ammonisce: vietato andare in vacanza. "Dopo il Verona non abbiamo festeggiato. È da un po' che non esultiamo dopo una vittoria perché ci siamo messi in testa di trasformare un brutto campionato in un campionato più che dignitoso. Vogliamo superare la soglia dei 46 punti di due anni fa".
IL COMMENTO
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