"Questo perché la Liguria - ha precisato Delrio - ha caratteristiche di connettività molto basse rispetto al resto del paese e per questo bisogna intervenire. Opere come la diga foranea, il Terzo Valico e la Gronda sono fondamentali in questo senso".
Al Convegno presente anche il patron di Msc Gianluigi Aponte che ha ribadito la necessità di avere al più presto le diverse infrastrutture per non perdere la competitività con le altre realtà europee: "Quando ci saranno le diverse opere penso che il traffico portuale potrà essere triplicato o addirittura quadruplicato".
Ma l'armatore Aponte ha poi sottolineato l'importanza di concludere al più presto i lavori: "Sicuramente la diga foranea è fondamentale per lo sviluppo del porto genovese. Ricordo che questo porto è stato fatto cento anni fa ma nel frattempo le dimensioni delle navi sono aumentate e bisogna adeguarsi. E soprattutto bisogna farlo rapidamente. Serve certamente una grande collaborazione con le capitaneri e con l'Autorità portuale in questo senso". E' sempre il patron di Msc a ribadire la necessità di seguire strade che possano attirare il maggiorn numero di navi in porto: "Bisogna certemente essere meno buriocratici e soprattutto serve più coraggio nelle scelte".
D'accordo su questo tema il ministro Delrio: "Ridurre la burocrazia è molto importante e bisogna lavorare in questa direzione". Il ministro ha poi parlato anche dei lavori della Gronda: "Dal 1 gennaio ci saranno già gli esecutivi dei 10 lotti previsti. È un cantiere vivo, che porta con se un indotto importante. Certamente ci sarà anche qualche disagio. Ma sicuramente queste opere cambieranno Genova".
"Siamo qui per capire se ci sono le condizioni per far sì che Genova col suo porto e le sue infrastrutture, diventi un grande corridoio di importanza strategica a livello europeo" così Fabrizio Palenzona (Conftrasporto).
C’è il progetto sulla Gronda che è stato abilmente sbloccato, c’è il Terzo Valico che prosegue e c’è la necessità di realizzare la diga foranea all’interno dello scalo portuale genovese. Tutti elementi fondamentali per il futuro della città di Genova."
A sottolinere l'importanza di focalizzare l'attenzione sui temi delle infrastrutture è stato il rettore dell'Università Paolo Comanducci: “Quelli che affrontiamo oggi sono temi importanti per il futuro di Genova. L’Università ha necessità di connessione: serve una linea ferroviaria migliore di quella attuale, serve un aeroporto più efficiente e più grande, ma bisogna anche rivedere il sistema del trasporto cittadino. Qui abbiamo grandi esperienze e competenze in diversi settori. Genova in futuro diventerà polo strategico grazie all’importanza del suo porte e per l’esperienza nel settore del contrasto al cyberattack”.
Anche il governatore della Regione Giovanni Toti ha sottolineato la necessità di avere al più presto ne nuove opere che possano consentire a Genova e a tutta la Liguria un maggior sviluppo, concentrandosi soprattiutto sulla situazione del porto: “Il titolo del convegno rende bene l'idea di quali sono i futuri obiettivi da perseguire e raggiungere. Con la recente riforma del sistema di gestione portuale è stato costruito un sistema di governance capace di dare risposte a tutte quelle aziende che lavorano con il porto e oggi sono chiamate ad affrontare le complesse e difficili sfide della globalizzazione. E il porto di Genova è un pezzo importante da cui ripartire per far ripartire l'economia della nazione. Fare squadra e fare sistema, al di là del colore politico di appartenenza, - prosegue Toti - sono un buon modo per superare le difficoltà e guardare al futuro”.
IL COMMENTO
Un respiro per non dimenticare, ecco perché Breathe ci può aiutare
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità