L'architetto ha raccontato un aneddoto relativo al suo rapporto con Badalucco e con suo padre. "Una notte a Milano, Carlin Petrini, dopo la sesta bottiglia di buon vino, decide di chiamare Franco Roi. Lo abbiamo svegliato alle 2 e mezza di notte e Franco mi ha annunciato di avere un nuovo cugino. Per me è stata una scoperta", ha raccontato Boeri.
"Sono così venuto a Badalucco, ho conosciuto Rossella e Franco, i loro figli e i loro amici, e ho capito che c'era qualcosa di molto di più di un'amicizia. Mi sono sentito a casa, in famiglia. Mi è venuto anche in mente quando venivo da piccolo in questi territori. Mio papà aveva lavorato per un certo periodo all'ospedale di Sanremo. E raccontava a me mio fratello della sua famiglia, di suo padre e di suo fratello, che era stato un membro importante della Resistenza", ha spiegato l'architetto.
"Venendo in questi territori, mio padre ci raccontava della sua storia durante la Resistenza. Ed era molto strano, perché mio padre non parlava mai della guerra. Ne parlava con grande pudore, perché aveva dei ricordi dolorosi. Quando veniva qui si apriva. Sono sempre stato molto colpito da questa storia", ha concluso Boeri.
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