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Questo, invece, il disegno che avevano presentato i residenti:
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"Dove sarebbe la fascia di rispetto? Dove sono i 6 metri di camminamento? Questo progetto non è conforme a quanto richiesto, ci hanno presi in giro", lamentano i cittadini che annunciano un presidio a Villa Scassi il 9 giugno per chiedere di prendere in considerazione la loro proposta, che su molti punti differisce dal progetto di Sviluppo Genova.
Il nuovo assetto, infatti, prevede alberi e aiuole a ridosso delle case, ma nessun marciapiede per i pedoni e nessun tunnel fonoassorbente. Il 'diaframma verde' immaginato dai tecnici è largo 5-6 metri e in pratica sostituisce la sesta corsia, che ricompare qualche metro più a ponente come inizio dello svincolo verso la Fiumara.
A non soddisfare i cittadini sono anche i 'piani inclinati' con oblò per incapsulare gli alberi, progettati per non attirare fonti di degrado, una scelta che a qualcuno ricorda "le Lavatrici di Pra'", mentre una signora dice: "Sembra un cimitero". Un insieme di misure che, di fatto, elimina il problema del 'muro di Berlino' - oggi sparito - ma non fornisce nuovi spazi vivibili ai residenti. "Anzi - incalza Giardella - quelli sono anfratti dove chi vuole nascondere droga o andare a prostituirsi avrà terreno fertile".
"Perché il Comune investe solo 200mila euro per Sampierdarena - si chiede ancora Giardella -? Noi valiamo di più. Ci conviene chiedere un risarcimento. Siamo 250 unità abitative, verrebbe una cifra esponenziale. Chiederemo un incontro tecnico in cui ci spieghino il progetto definitivo". E poi lancia una provocazione: "Chiediamo a ogni utente di Lungomare Canepa di donare un euro ogni giorno che ci passano. Noi doniamo la viabilità, loro donino la vivibilità. Non vogliamo mugugnare a tutti i costi, ma ricordiamo che abbiamo sotto casa un'autostrada".
"A noi - scrive su Facebook Maria Mittica - serve una passeggiata, con del verde per avere uno sfogo, tra strade inquinanti, soffocanti, che rendono il quartiere invivibile! Non è questo che i cittadini, tramite il Comitato hanno chiesto al suo sindaco, che sembrava voler avere dei cittadini sereni e in buona salute. Prima ci avevano ingabbiati con un assurdo muro, ed ora ci piazzano, alla stessa distanza, degli alberi".
Del tutto irrisolto il problema del rumore. "Non riusciamo a chiudere occhio - racconta un'altra residente di via Sampierdarena 24 - dobbiamo aprire le finestre perché d'estate si soffoca, ma fuori oltre alla strada c'è il porto. È invivibile, impossibile. Siamo delusi e arrabbiati".
IL COMMENTO
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