Silvio Auxilia e Mariella Maffini: questi i primi due nomi della futura Giunta che Cristina Battaglia presiederà in caso di vittoria al ballottaggio per Savona, il 19 giugno. L'annuncio lo ha dato nel corso di una conferenza stampa al point del Pd seguita in diretta da Primocanale.it durante Live Road. Ma la vera notizia è che, se diventerà sindaco, Cristina Battaglia dimezzerà il numero degli assessori: dagli attuali nove a cinque.
Primocanale.it, grazie al suo nuovo studio mobile, ha seguito la giornata di Cristina Battaglia con Live Road, una lunga diretta streaming in cui protagonista è stato il pubblico in remoto con i commenti sulla pagina Facebook. Ma il dibattito ha visto al centro anche i cittadini incontrati di persona nei quartieri: prima Villapiana, poi Legino, infine le Rocche, sulle alture della città. Nel primo pomeriggio è stato il turno degli universitari, che hanno proposto idee per migliorare la connessione tra il campus, il mondo del lavoro e la possibilità per gli studenti di vivere Savona anche al di là di lezioni ed esami.
"Ho lavorato molto sulle competenze e sui contenuti, sono felice che queste persone abbiano scelto di lavorare con me", ha detto la sfidante di Ilaria Caprioglio presentando la sua squadra. "Sugli altri nomi non ho ancora idee, quindi non ne faccio", ha poi aggiunto.
Mariella Maffini sarà assessore all'ambiente, anche se la delega mette al primo posto la dicitura "Qualità della vita". Dalla sua ha una folta carriera istituzionale nel settore ambientale come responsabile di bonifiche e incarichi ministeriali legati soprattutto ai temi dei rifiuti. "Mi ispiro a Papa Francesco, il più grande ambientalista dei nostri tempi", ha detto durante la presentazione.
Silvio Auxilia, commercialista, sarà invece assessore alle finanze. Già revisore dei conti in molti comuni della provincia di Savona, Battaglia lo ha scelto per la sua competenza in tema di bilanci. Dovrà risolvere la gatta da pelare dei derivati, che ha messo in crisi la giunta Berruti negli ultimi giorni di amministrazione.
La novità è che la candidata del centrosinistra terrà per sé alcune delle deleghe più scottanti, tra cui quella ai porti. Se diventerà sindaco, quindi, Battaglia si occuperà in prima persona della difficile transizione al nuovo sistema di governance dei porti, che prevede una sola autorità di sistema per Genova e Savona. Altre deleghe che non verranno cedute sono quelle al personale, al lavoro, alla comunicazione e alla Polizia municipale.
Il numero degli assessori scenderebbe da nove a cinque, un punto di rottura rispetto alla giunta Berruti. E finora non è ancora spuntato il nome di alcun esponente del Pd. "Ho parlato di una giunta che tenga conto della politica, ma io faccio un discorso legato alle competenze e al percorso che le persone hanno fatto. Chiaro, poi, che andrà rispettato un equilibrio di coalizione, ma solo come valore aggiunto", ha precisato Battaglia.
Spazio anche alle polemiche verso il centrodestra: “Non accetto lezioni di buona amministrazione da nessuno, specialmente da Ilaria Caprioglio e Giovanni Toti, che non hanno una proposta politica, non hanno personalità di spicco tra gli eletti. E poi vengono a chiedermi di Luca Martino? Guardino a casa loro”.
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Savona al voto, il giorno di Battaglia: "Dimezzerò il numero degli assessori"
L'annuncio in conferenza stampa ripreso in diretta da Live Road
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