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I carabinieri della Spezia hanno tratto in arresto due uomini di etnia sinti, mentre un terzo è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere in seguito a provvedimenti disposti dalle procure di Spezia, Reggio Emilia e Firenze.
I componenti della banda agivano perlopiù singolarmente e si presentavano alla porta di coppie anziane o anziani soli. Quando questi aprivano, dopo aver spruzzato nell’aria il gas da bombolette per la ricarica degli accendini, si qualificavano come impiegati Acam, locale azienda di fornitura metano, paventando loro una possibile imminente esplosione a causa di un’improvvisa e persistente fuga di gas.
Consigliavano inoltre alle ignare vittime della truffa di riporre nel frigorifero contanti e gioielli per salvarli dall’incendio che si sarebbe potuto verificare all’interno dell’abitazione, per poi impossessarsene non appena gli anziani, disorientati e in preda al panico, pensavano soprattutto a mettersi in salvo. I criminali si davano poi rapidamente alla fuga.
I tre sono stati identificati grazie alle telecamere di sorveglianza poste in prossimità dell’abitazione dove la banda ha portato a termine l’ultimo colpo, pochi giorni fa, nel comune di Castelnuovo Magra.
L’analisi dei filmati e ulteriori indagini ha permesso ai militari dell’Arma di identificare e successivamente individuare i tre uomini, finiti in manette dopo le ordinanze emesse dalle tre distinte procure.
IL COMMENTO
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