Gli stessi, infatti, avrebbero scoperto, negli ultimi giorni, addebiti su operazioni postali mai effettuate, nonché l'impossibilità di ritirare parte del patrimonio versato, facendo ipotizzare una truffa scattata e perpetrata forse già da anni tra i paesi valligiani. Nel mirino potrebbe finire una dipendente degli uffici d'entroterra che aveva creato negli anni, un solido rapporto di fiducia con la popolazione locale specie quella dall'età più avanzata.
Da Poste Italiane, interpellata da primocanale.it, al momento, nessun commento ufficiale, con la societa’ che neppure nega l'eventualità di una verifica su conti e libretti di alcuni correntisti: “Dopo le doverose indagini, il cliente risulta comunque e sempre tutelato”. Al tempo stesso, almeno per ora, nessuna indagine delle forze dell'ordine che però non è escluso possa essere avviata già dalle prossime ore.
Questo alla luce delle molteplici segnalazioni di cittadini locali che chiedono a gran voce e, con urgenza, una parola di chiarezza sulla questione: truffa o incomprensione? In ogni modo, resta da capire chi abbia effettuato operazioni non riconosciute dai correntisti o dove siano finiti parte dei risparmi.
Questo alla luce delle molteplici segnalazioni di cittadini locali che chiedono a gran voce e, con urgenza, una parola di chiarezza sulla questione: truffa o incomprensione? In ogni modo, resta da capire chi abbia effettuato operazioni non riconosciute dai correntisti o dove siano finiti parte dei risparmi.
Intanto dal Comune di Vobbia, secondo indiscrezioni territorio più danneggiato nella vicenda forse assieme a Valbrevenna, il sindaco Simone Franceschi, pur spiazzato dalla vicenda, dice: “Confido che Poste Italiane saprà far luce con celerità sulle posizioni eventualmente segnalate dai cittadini, così come auspico si possa procedere a verificare, eventuali anomalie che si possano presentare in futuro” rappresentando come l’amministrazione comunale prenderà contatto con i nuovi vertici di zona dell’azienda per avere adeguate informazioni su quanto starebbe accadendo e avere garanzie per la massima attenzione sulla problematica in questione.
Già in passato peraltro, sembrerebbe che un esponente della precedente giunta avesse segnalato ai vertici genovesi di Poste una situazione anomala presso gli uffici postali del paese, e addirittura un altro esponente della stessa amministrazione avrebbe presentato una denuncia ai Carabinieri per operazioni postali mai effettuate. Nessun provvedimento avrebbe fatto seguito a quel provvedimento.
IL COMMENTO
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