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Prova a chiudere le polemiche il presidente del consiglio regionale della Liguria: "Chiedo a tutti di non fare inutili strumentalizzazioni e di ascoltare il mio discorso in Aula"
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GENOVA - Prova a chiudere le polemiche il presidente del consiglio regionale della Liguria Gianmarco Medusei dopo che nel giorno della cerimonia solenne in ricordo della Liberazione dell'Italia dall'oppressione dei nazi-fascisti alcune sue frasi dette a margine dell'evento hanno fatto scatenare la reazione dell'opposizione (Leggi qui).  

"In merito all'intervista che ho rilasciato poco prima della seduta solenne del Consiglio regionale, ho usato una frase non appropriata al contesto non avendo avuto modo di sviluppare i concetti che avrei voluto in quei pochi secondi di intervista, gli stessi che ho poi espresso in modo inequivocabile subito dopo in Aula, ricevendo l'applauso di tutta l'Assemblea" ha spiegato Medusei.

Nell'intervento finito nel mirino dell'opposizione Medusei aveva detto che "certamente ci sono stati degli eccidi da parte anche di una parte dei partigiani, come bisogna ricordare tutte le vittime. Non ci sono vittime di serie A e serie B". A quel punto l'opposizione ha attaccato Medusei chiedendo le dimissioni.  

Medusei in una nota fa un passo indietro e spiega il suo pensiero: "Ho specificato che il rosso della bandiera ligure rappresenta il sangue di chi ha dato la vita per la nostra Libertà. Mi spiace che qualcuno si sia sentito offeso, ma chiedo a tutti di non fare inutili strumentalizzazioni e di ascoltare il mio discorso in Aula e non poche parole di un'intervista. Sono da sempre uomo delle Istituzioni che crede, come recita la legge regionale e come ho ribadito nella seduta solenne, nei valori della Resistenza e nei principi della Costituzione".

Lo stesso Medusei ricordando la Liberazione e la cerimonia solenne in consiglio regionale per ricordare chi ha combattuto per ridare la libertà al Paese, aveva detto: "Questa è una festa che è di tutti e non appartiene a nessuna ideologia, è la festa della democrazia, di tutti noi".

Il governatore Toti ha commentato l'episodio: "L'orazione che ho ascoltato in Consiglio regionale credo che abbia dato bene il quadro della situazione e sia stata accolta da tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione con una standing ovation, quindi penso che sia molto chiaro cosa rappresenta per noi la Resistenza e cosa rappresenta per noi la festa della Liberazione. Dopodichè una frase può uscire bene o male" conclude il presidente di Regione Liguria.

 

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