GENOVA – “La Sopraelevata di Genova e il nuovo tunnel sotto il porto sono due infrastrutture indipendenti l'una dall'altra”: la conferma è arrivata dal sindaco di Genova Marco Bucci.
Il primo cittadino, scherzosamente stizzito per l'ennesima domanda sul destino della Sopraelevata (“Ve l'ho già detto centocinquanta volte...”), ha poi confermato l'esistenza di una variante al progetto del tunnel che lo sgancia definitivamente dal destino della Aldo Moro.
“Ho visto il progetto che prevede la realizzazione dello svincolo in via Madre di Dio – ha spiegato a Primocanale – senza alcuna interferenza con la Sopraelevata”: il tunnel subportuale avrà dunque l'uscita intermedia per il centro della città senza che l'ultimo tratto della Aldo Moro debba essere abbattuto, com'era invece previsto nel progetto originale.
Il Sindaco non vuole rivelare i dettagli del progetto (“non posso farlo perché non è ancora definitivo”, ha dichiarato”) ma conferma di avere richiesto questa variante ai progettisti da almeno sei mesi e che l'obiettivo dichiarato è quello di non creare nessuna interferenza tra il tunnel e la Sopraelevata.
Bucci ha anche svelato un piccolo retroscena in merito al minuto di raccoglimento che è stato osservato ieri mattina durante la cerimonia di inaugurazione del cantiere del tunnel: il silenzio è stato richiesto dalla presidente di Autostrade per l'Italia Elisabetta Oliveri ma la paternità della decisione è del Sindaco di Genova. “Volevo farla io, ne ho parlato anche con i due ministri che erano d'accordo, poi ho pensato che fosse più giusto lasciare alla presidente Oliveri il compito di richiederlo”.
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