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Il giudice Daniela Marconi della sezione XV civile di Milano ha fissato l'udienza il prossimo 28 maggio.
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Non c'è pace per la Sampdoria. Come se non bastasse la crisi della squadra, oggi in piena zona retrocessione in serie B, ora arriva una nuova puntata nella querelle sul passaggio di proprietà del club. Il commercialista di Mestre Gianluca Vidal, uomo di fiducia di Massimo Ferrero e trustee del trust Rosan in cui era stata inserita la Sampdoria come garanzia dei concordati di Eleven Finance e Farvem al tribunale fallimentare di Roma, ha presentato un ricorso semplificato al Tribunale di Milano in cui chiede di stabilire la nullità degli accordi privati dello scorso giugno tra la Sport Spettacolo Holding (controllante della Sampdoria nella gestione Ferrero) e le imprese riferite a Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani, ovvero Gestio Capital e Mer Group. Un ricorso in cui Vidal chiede in buona sostanza di riportare la Sampdoria sotto il controllo della precedente gestione. Il giudice Daniela Marconi della sezione XV civile di Milano ha fissato l'udienza il prossimo 28 maggio.
In estate un precedente ricorso sul passaggio di proprietà da parte dello stesso Ferrero era stato rigettato dal tribunale di Genova.
Nel nuovo ricorso di Vidal ci sarebbero anche delle accuse pesanti, addirittura di "collusivo concorso" con gli azionisti Manfredi e Radrizzani, nei confronti di Massimo Ienca, all'epoca amministratore unico di Sport Spettacolo e attualmente ancora segretario generale della Sampdoria, che non avrebbe ricevuto (almeno secondo quanto sottolinea il ricorso di Vidal) il benestare di Ferrero per l'accordo.
A dirla tutta, fu lo stesso Ferrero a dire di "aver venduto la Sampdoria" in un'intervista del 30 maggio, la sera in cui si era appena concluso una drammatica assemblea degli azionisti della Sampdoria, che aveva davvero sfiorato il fallimento. Quell'accordo con Radrizzani e Manfredi - va ricordato, anche al netto delle difficoltà attuali - ha permesso alla Sampdoria il pagamento degli stipendi ai calciatori e l'iscrizione al successivo campionato di B, dopo una retrocessione senza appello riferita alla precedente gestione. Quell'intesa insomma ha permesso alla Samp di continuare ad esistere. Un'altra azione di disturbo da parte della vecchia proprietà della Sampdoria che crea naturalmente fastidio all'interno della società e nell'ambiente blucerchiato. Dal club traspare comunque una sostanziale serenità rispetto al ricorso e un nuovo tentativo di mettere in discussione i precedenti accordi.