Cronaca

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Genova rischia di restare a piedi o quasi. Non è solo una battuta per descrivere una brutta crisi nel trasporto pubblico. Il piano aziendale di Amt previsto fino al 2014 parla chiaro.
 
I tagli alle risorse impongono di trovare una soluzione che si concretizza con aumento della produttività degli autisti; cassa integrazione o contratti di solidarietà per i dipendenti amministrativi; riduzione delle corse nelle fasce orarie notturne e nei week end (penalizzate le periferie); e senza investimenti fra tre o quattro anni Amt non potrà rinnovare il 20% degli autobus

E  così, per mantenere tutti i 2375 posti di lavoro, da giugno, scatta la cassa integrazione a zero ore per 100 amministrativi o per 500 a rotazione (per 10 settimane e un10% in meno del salario mensile). Oltre all’aumento della produttività per 1700 autisti.  Ma in sindacati parlano di 40 minuti di guida in più al giorno, pertanto un accordo con l’azienda sul piano Amt appare quanto mai lontano.

Restano 35 milioni di euro da recuperare. 10 milioni verranno chiesti alle istituzioni e pare ci sia l’impegno del Comune per erogarne 5.