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Alla Spezia, ad ogni fine di stagione, si parla di fusione tra Termocarispezia e Virtus: ma, se l’anno scorso c’era stato più di un abboccamento, quest’anno siamo ancora alle ipotesi giornalistiche. 

Su sponda Termo la stagione, anche se alla fine lo scivolone contro Orvieto ha negato il sogno A1, si può archiviare in modo positivo: il futuro è ancora tutto da scrivere, invece. La solidità della società è fuori discussione, c’è anche la possibilità di un ripescaggio ma il momento di crisi generale induce ad andare con i piedi di piombo.

Dal canto suo Lorenzo Brunetto, presidente Virtus, guarda sempre con attenzione ai progetti più che all’unione pura e semplice delle due realtà: insomma, si deve lavorare per costruire qualcosa