
Sull'argomento interviene il presidente di Assagenti Genova Gian Enzo Duci ospite a Primocanale news Mattina. "Il tunnel sottomarino è alternativo alla sopraelevata che andrebbe abbattuta sino a Caricamento, si tratta di una strttura che unirebbe la Lanterna con il Porto Antico".
Duci punta il dito sulle problematiche per la costruzione dell'opera che secondo lui sono due: "Un tunnel scavato porta meno problematiche al porto ma crea disagi alla popolazione. Per scavare ènecessaria una trivella grande il doppio di quella che occorre per realizzare la metropolitana e un tempo di relaizzazione di 6 - 7 anni con disagi per gli abitanti, Si pensi a quello che è accaduto quest'estate con le microcariche nel porto" Duci continua: "La soluzione alternativa sarebbe quella di posare un tunnel sul fondo del mare che comporterebbe problematiche realizzative, ma ci sarebbero problemi per il terminal traghetti e la stazione marittima, non si può ipotizzare un fermo lavori per un periodo di queata durata per questi terminal. Anche il finanziamento comporta dei problemi: si ipotizza un 10-15% di intervento pubblico (Comune di Genova, Autorità Portuale e cassa depositi e prestiti) e l'altro 85% di project financing Con la possibilità che la società costruttrice al termine dell'opera possa applicare un pedaggio agli utenti per utilizzare il tunnel."
Duci conclude così: "Questo siginificherebbe togliere ai genovesi la possibilità di attraversare Genova gratis con la sopraelevata e costringerli a pagre una gabella in più con il sottopasso; mi pare che i genovesi abbaiano altre esigenze."
IL COMMENTO
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