Economia

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"L'innovazione non è solo fare cose nuove ma anche vedere con occhi nuovi i problemi vecchi e trovare buone soluzioni": questo il messaggio emerso dalla tavola rotonda organizzata alla Camera di Commercio, dedicato appunto al tema del startup. Sono già 16 - ha sottolineato il segretario Maurizio Caviglia - quelle iscritte al registro speciale della Camera di Commercio di Genova. Un risultato importante che pone Genova tra le città che più puntano su prodotti o servizi ad alto valore tecnologico, per le quali il decreto crescita stabilisce agevolazioni e benefici fiscali e contributivi.

Il direttore del consorzio camerale per l'innovazione tecnologica DINTEC, Gianfranco Ruta, ha delineato il quadro delle 307 "startupper" italiane, che operano principalmente nei settori ricerca e sviluppo e software informatica, e sono localizzate soprattutto al Nord. "Il decreto sviluppo ha consentito una serie di agevolazioni - ha spiegato Ruta - ha identificato il concetto di start up e questo già costituisce una buona premessa. In questo quadro Genova ha mostrato le sue capacità tecnologiche autonome, risulta in una situazione buona, nell'alta tecnologia e nelle microimprese con brevetti in campi come la robotica e le biotecnologie."

Ai giovani, che vogliono intraprendere un percorso di sviluppo nel campo delle start up, Salvatore Majorana, dell'IIT, ha rivolto questo consiglio: "La vocazione della Liguria è orientata alla meccatronica, alla robotica, ma ci sono professionalità anche nel campo del biotech in termini di diagnostica. Ci aspettiamo che in questi settori molti giovani possano trarre vantaggio. A loro dico 'osate', è una strada affascinante, anche se non priva di rischi".