
"Ci vedremo e decideremo tra la terza e la quarta votazione - continua-. Sicuramente sosterremo qualcuno e prenderemo le nostre decisioni, magari insieme a ‘Scelta civica’”.
Poi torna su Prodi: “E’ una scelta assolutamente non condivisibile. Se dovesse succedere si dimostrerebbe divisiva, sarebbe l’autostrada per un governo Grillo-Bersani che ci porterà allo sfascio totale. Non ne usciremo vivi, è vecchio, ci ha rovinato con il cambio lira-euro. La realtà è che sono preoccupato come cittadino e come imprenditore, Prodi ha dimostrato nel campo dell’economia di essere peggio di Monti, soltanto un teorico: ha distrutto Genova, aveva promesso l’hi-tech che non è arrivato e con la dismissione e la vendita delle aziende di stato ci ha fatto perdere 50/60.000 dipendenti. L’Italia ha bisogno di una grande coalizione in un momento come questo che è di massima emergenza, perché bisogna mettersi in testa che la crisi comincia soltanto adesso”.
IL COMMENTO
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse
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