
In particolare per quello che riguarda le cosiddette merci pericolose "il nostro porto vanta livelli di eccellenza nella loro gestione all'interno dei terminal - ha detto Forcieri - attraverso nuovi sistemi che permettono di monitorarne le condizioni di stabilità e che prevedano procedure di intervento in emergenza in caso di danni occasionali che si dovessero verificare durante la movimentazione di dette merci".
Quindici sono i partner internazionali del progetto Chemlog. Rappresentanti di Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria, Slovacchia che hanno partecipato al meeting. Il partenariato ha come capofila il ministero dell'economia della Regione della Sassonia-Anhalt e ne fanno parte rappresentanti di associazioni dell' industria chimica, Camere di commercio, Regioni, Università, operatori intermodali e il ministero dei Trasporti tedesco.
Il progetto, coordinato dalla responsabile ufficio studi e progetti speciali dell'Autorità portuale della Spezia, Federica Montaresi in collaborazione con Davide Vetrala, responsabile del servizio Ambiente e sicurezza dell'Authority spezzina e Lorenzo De Conca, responsabile Area amministrativa per la gestione finanziaria, sviluppa i temi del trasporto intermodale delle merci pericolose in Europa alla luce delle nuove direttive comunitarie e dello sviluppo delle soluzioni innovative nel settore del tracciamento delle merci.
IL COMMENTO
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