cronaca

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"Ci sono stati quattro morti ieri notte, uno qui vicino. C'é grande tensione, aspettiamo che ci sia il 'cambio della guardia', che i militari prendano effettivamente il potere per vedere come reagiscono i sostenitori di Morsi. Abbiamo visto arrivare una decina di camionette della polizia nel pomeriggio, con i poliziotti in tenuta antisommossa.
 

E' la prima volta che li vediamo qui". Lo ha detto all'ANSA Stefano Rebora, il volontario della onlus Music for Peace che da giorni è bloccato con altri 4 compagni in una palazzina vicino al consolato italiano a Alessandria d'Egitto: da qui dovevano raggiungere Gaza per una missione umanitaria. Il momento cruciale sarà stanotte, ha detto Rebora, "quando il golpe sarà completato. Vedremo quale sarà la reazione dell'Egitto. Il console ci ha consigliato di andarcene il più presto possibile, ma non abbiamo interlocutori. L'intelligence ci ha detto che al Cairo non c'é nessuno che possa autorizzarci a partire".
 


Rebora e i suoi compagni sono chiusi in due stanze di una palazzina in centro a Alessandria, a tre isolati dal consolato italiano: "Non usciamo la sera, e quando lo facciamo perché dobbiamo mangiare. Frequentiamo solo posti fidati. Insomma, ci guardiamo intorno. In momenti come questi devi stare attento, perché ci sta che qualcuno possa 'venderti'". Frequenti sono i contatti con la Farnesia e con l'ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari. "Adesso - ha concluso Rebora - dobbiamo aspettare venerdì, giorno della preghiera. Vediamo cosa succede, anche se sono convinto che stasera si decideranno molte cose".