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"Far crescere ancora molto l’IIT, facendo sì che possa arrivare a dare lavoro fino a millecinquecento persone”: è questo il sogno che Claudio Burlando ha prima annunciato su twitter e stamattina rivelato nel corso del convegno su Finmeccanica a Genova: “Mi sembra interessante aprire una riflessione sul palazzo della Fiumara che si libererà tra circa sei mesi perché non sarebbe sensato farne venti studi professionali di avvocati o notai, ovviamente con tutto il rispetto, perché è un palazzo che è nato per ospitare tecnologia e dal momento che per gli Erzelli siamo in ritardo, se l’IIT vuole crescere a Genova deve farlo da un’altra parte, almeno nell’immediato".


"Mi piacerebbe pensare - ha continuato - che il governo scelga Genova e la Liguria come sede della ricerca in questo paese. Vogliamo lavorare a questa idea, mi pare una prospettiva molto interessante, certo non semplice ma comunque praticabile”.


La Regione, abbiamo chiesto, può fare la sua parte? “Beh, nel primo IIT abbiamo messo – anche se erano altri tempi – dodici milioni di euro. Adesso la situazione è molto difficile ma l’obiettivo è ambizioso e non ci tireremo indietro, soprattutto se da qui a dieci anni si riusciranno ad avere tre sedi di IIT, una agli Erzelli, una a Morego e una, appunto, alla Fiumara, centri con indirizzi e specializzazioni differenti, uno magari legato alla medicina, l’altro alla tecnologia industriale. Progetto complicato ma dal momento che la politica nazionale è in evidente difficoltà, oltre a chiedere e rivendicare occorre provare anche a proporre”.