politica

1 minuto e 36 secondi di lettura
"Credo sia inaccettabile che sia andata a finire così, se fossi stato segretario del Pd non l’avrei difesa e credo che avrebbe fatto un servizio al Paese se si fosse dimessa". Prende posizione sul caso Cancellieri Matteo Renzi, candidato alle primarie del Pd, ospite a Servizio Pubblico su La7.
 
"Lei non le ha date e Letta non le ha chieste. Per me è stato un errore non darle. Se lei avesse segnalato la cosa per le vie istituzionali - ha aggiunto - non ci sarebbe stato problema. Ma non mi scandalizzo tanto di quella telefonata, ma di quella prima che ha fato alla compagna dell’arrestato".

Per Renzi "non indigna la telefonata in cui" il ministro Cancellieri "si preoccupa di Giulia Ligresti, perché se riceve una segnalazione di un problema reale, il problema non si pone. Mi scandalizza che il ministro della giustizia dica alla compagna dell’arrestato, che l’arresto non è giusto, non va bene".

Per il sindaco di Firenze, la politica deve smetterla di flirtare con i potenti dell’economia: "il Pd deve fare una solenne promessa che di fronte alle regole del mondo dell’economia la politica non è più succube, non è più succube agli interessi delle famiglie e degli amici degli amici ma prova a fare un percorso in cui legge è uguale per tutti".

Parla poi degli scenari futuri della politica italiana: "Andare a elezioni anticipate non sarebbe una catastrofe ma non credo che avverrà, non credo sia il caso".
"Il Pd con il Pdl che si sta spaccando, deve riscoprire la gente. Se farò il segretario andrò nella terra dei fuochi e dall’associazionismo a dire che lo Stato si riprende i territori e che il Pd non sta chiuso nei circoli"..