
L'italia, dunque, è tra i paesi dove, a 5 anni dalla diagnosi di un tumore, si sopravvive di più: le differenze maggiori si osservano per i tumori allo stomaco (sopravvivono, a 5 anni dalla diagnosi, il 32% dei pazienti rispetto al 25% della media europea), del rene (67% contro 61%), della prostata (89% contro 83%), del colon (61% contro 57%) e della mammella (86% contro 82%)
"La buona notizia - afferma Roberta De Angelis, ricercatrice dell'Istituto Superiore di Sanità - e' che il numero di adulti che sopravvivono almeno 5 anni dopo una diagnosi di tumore e' aumentato costantemente nel tempo in tutta Europa". Questo "è in gran parte da attribuirsi all'incrementata diffusione dei programmi di screening e ai progressi dei protocolli di cura". Tuttavia "continuano a sussistere grandi differenze di sopravvivenza tra le regioni europee, differenze che si vanno riducendo per alcuni tumori, in particolare per mammella, colon retto, prostata e melanoma della pelle, ma anche ampliando per altri, come ad esempio per i linfomi".
IL COMMENTO
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