In Lombardia sarebbe esistita una vera e propria ''cupola per condizionare gli appalti'', alcuni dei quali relativi ad Expo. Lo hanno spiegato i pm titolari dell'inchiesta nel corso di una conferenza stampa relativa agli arresti (tra i quali quello dell'ex senatore Luigi Grillo), chiarendo che la 'cupola' prometteva ''avanzamenti di carriera'' grazie a ''protezioni politiche'' a manager e pubblici ufficiali.
Il procuratore Bruti Liberati ha chiarito che nell'ambito dell'inchiesta che ha portato in carcere, tra gli altri, Angelo Paris, direttore pianificazione e acquisti di Expo 2015 Spa, ''l'obiettivo è stato quello di recidere i rami malati nel più breve tempo possibile, con un lavoro di indagine che è stato accelerato negli ultimi mesi''.
Il procuratore ha sottolineato come le indagini siano state condotte ''con la massima velocità possibile proprio per individuare le notizie di reato su personaggi operativi in Expo, proprio per consentire a Expo di ripartire al più presto''.
cronaca
Inchiesta Expo, i pm: "Cupola per appalti grazie ai politici"
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