Durante la perquisizione avvenuta il giorno del suo arresto la Gdf di Milano ha trovato a casa di Sergio Cattozzo, il presunto 'corriere' delle tangenti versate alla 'cupola degli appalti', una sorta di 'archivio' costituito da molti documenti cartacei su cui l'ex esponente Udc avrebbe appuntato in maniera ordinata numeri, date e nomi, ossia una presunta contabilità delle mazzette. Contabilità che si aggiunge ai post-it che Cattozzo ha cercato di nascondere ai finanzieri che erano andati ad arrestarlo.
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