“Non ho visto alcun contatto fisico e sono rimasto assolutamente stupito per una sentenza così dura” è questo il primo commento del presidente Nasciuti. "Le parole non le posso giudicare – continua il presidente del CUS Genova – perché non le ho sentite, almeno in massima parte, ma la scena dell’espulsione di Stefano Bordon, come le altre fasi calde della partita, si è svolta proprio sotto i mie occhi e non ho visto gesti o comportamenti violenti, sia nel momento preciso dell’espulsione, sia quando Stefano Bordon ha attraversato di corsa, e senza fermarsi, lo stadio per sistemarsi proprio a dieci metri di distanza da me. E anche in questa fase non ho visto nulla di particolare. Parole ne volavano, certo, ma erano quelle di almeno una cinquantina di persone e non solo del nostro tecnico. Forse il momento più duro è stato quando l’arbitro ha espulso un giocatore del Romagna e ho sentito Bordon gridare “E’ colpa tua”, ma, probabilmente, non era nemmeno rivolto all’arbitro o al quarto uomo, ma al giocatore del Romagna che aveva commesso un grave fallo di gioco. Anche in questo caso non ho visto gesti violenti o contatti fisici da parte di Stefano Bordon”.
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Il Presidente del Cus Genova Mauro Nasciuti prende posizione contro la squalifica di 11 mesi comminata ai danni di Stefano Bordon, tecnico della squadra universitaria:
“Non ho visto alcun contatto fisico e sono rimasto assolutamente stupito per una sentenza così dura” è questo il primo commento del presidente Nasciuti. "Le parole non le posso giudicare – continua il presidente del CUS Genova – perché non le ho sentite, almeno in massima parte, ma la scena dell’espulsione di Stefano Bordon, come le altre fasi calde della partita, si è svolta proprio sotto i mie occhi e non ho visto gesti o comportamenti violenti, sia nel momento preciso dell’espulsione, sia quando Stefano Bordon ha attraversato di corsa, e senza fermarsi, lo stadio per sistemarsi proprio a dieci metri di distanza da me. E anche in questa fase non ho visto nulla di particolare. Parole ne volavano, certo, ma erano quelle di almeno una cinquantina di persone e non solo del nostro tecnico. Forse il momento più duro è stato quando l’arbitro ha espulso un giocatore del Romagna e ho sentito Bordon gridare “E’ colpa tua”, ma, probabilmente, non era nemmeno rivolto all’arbitro o al quarto uomo, ma al giocatore del Romagna che aveva commesso un grave fallo di gioco. Anche in questo caso non ho visto gesti violenti o contatti fisici da parte di Stefano Bordon”.
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Nasciuti difende Bordon: "Undici mesi, squalifica esagerata"
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“Non ho visto alcun contatto fisico e sono rimasto assolutamente stupito per una sentenza così dura” è questo il primo commento del presidente Nasciuti. "Le parole non le posso giudicare – continua il presidente del CUS Genova – perché non le ho sentite, almeno in massima parte, ma la scena dell’espulsione di Stefano Bordon, come le altre fasi calde della partita, si è svolta proprio sotto i mie occhi e non ho visto gesti o comportamenti violenti, sia nel momento preciso dell’espulsione, sia quando Stefano Bordon ha attraversato di corsa, e senza fermarsi, lo stadio per sistemarsi proprio a dieci metri di distanza da me. E anche in questa fase non ho visto nulla di particolare. Parole ne volavano, certo, ma erano quelle di almeno una cinquantina di persone e non solo del nostro tecnico. Forse il momento più duro è stato quando l’arbitro ha espulso un giocatore del Romagna e ho sentito Bordon gridare “E’ colpa tua”, ma, probabilmente, non era nemmeno rivolto all’arbitro o al quarto uomo, ma al giocatore del Romagna che aveva commesso un grave fallo di gioco. Anche in questo caso non ho visto gesti violenti o contatti fisici da parte di Stefano Bordon”.