E' la richiesta del senatore Maurizio Rossi (Gruppo Misto - Liguria Civica) che ha presentato in merito un'interrogazione in Vigilanza di cui è componente.
Rossi ha anche promosso un appello: "Chiedo ai contribuenti di sostenere questa protesta nei confronti della Rai e di segnalare la propria esperienza al sito cambiamolarai.it".
- IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE -
Al Direttore generale della RAI
Premesso che
- l’articolo 1 del RDL n. 246 del 1938, prevede che “Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto. La presenza di un impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l’impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettrici, fa presumere la detenzione o l’utenza di un apparecchio radioricevente.”;
- l’articolo 27, comma 1, del R.D.L. 21 febbraio 1938, n. 246, prevede che “Il canone di abbonamento dovuto per audizioni date in locali pubblici od aperti al pubblico, è stabilito in ragione di anno solare ed è determinato mediante speciali convenzioni di abbonamento con la società concessionaria.”;
- l’articolo 2 del Decreto legislativo luogotenenziale 21 dicembre 1944, n. 458 stabilisce che “Qualora le radioaudizioni siano effettuate in esercizi pubblici o in locali aperti al pubblico o comunque fuori dall'ambito familiare, o gli apparecchi radioriceventi siano impiegati a scopo di lucro diretto o indiretto, l'utente dovrà stipulare uno speciale contratto di abbonamento con la Società concessionaria.”;
- la RAI in queste settimane sta inviando a studi di commercialisti richieste di pagamento del canone RAI a carico di società holding, di società immobiliari o comunque a società non operative che oltre a non avere una sede propria (e infatti sono domiciliate presso studi professionali), non possiedono alcun bene, né tanto meno televisori o computer;
si chiede di sapere:
- se il canone straordinario richiesto è basato sulle speciali convenzioni di abbonamento di cui all’articolo 27, comma 1, del RDL 21 febbraio 1938, n. 246 o sugli speciali contratti di abbonamento di cui all’articolo 2 del Decreto legislativo luogotenenziale 21 dicembre 1944, n. 458;
- se la richiesta di pagamento di tale canone reca come allegato copia conforme all'originale della speciale convenzione o dello speciale contratto di abbonamento con la concessionaria del servizio pubblico;
- se l’invio di queste richieste, che comunque rappresentano un costo per l’azienda, sia stato preceduto da una previa valutazione e analisi delle società destinatarie delle richieste stesse;
- se così non fosse, quali siano i criteri sulla base dei quali la RAI sta inviando queste richieste di pagamento;
- a quale titolo il canone da 400 euro sia stato richiesto perentoriamente a tutte le partite IVA.
Maurizio Rossi
LA BEFFA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO - E nella vicenda del canone speciale Rai che sta suscitando polemiche in tutta Italia spunta un nuovo caso: è quello del presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone, che come titolare di partita Iva ha ricevuto una richiesta di pagamento. Peccato che la Rai gli chieda di pagare il canone una seconda volta, maggiorato, per il televisore che ha a casa.
- se l’invio di queste richieste, che comunque rappresentano un costo per l’azienda, sia stato preceduto da una previa valutazione e analisi delle società destinatarie delle richieste stesse;
- se così non fosse, quali siano i criteri sulla base dei quali la RAI sta inviando queste richieste di pagamento;
- a quale titolo il canone da 400 euro sia stato richiesto perentoriamente a tutte le partite IVA.
Maurizio Rossi
LA BEFFA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO - E nella vicenda del canone speciale Rai che sta suscitando polemiche in tutta Italia spunta un nuovo caso: è quello del presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone, che come titolare di partita Iva ha ricevuto una richiesta di pagamento. Peccato che la Rai gli chieda di pagare il canone una seconda volta, maggiorato, per il televisore che ha a casa.
"Non penso di dover pagare, ho già pagato il normale canone a inizio anno, ho anche provato a chiamare il centralino Rai ma è impossibile mettersi in contatto con loro", racconta Odone, che poi aggiunge: "Nella lettera di accompagnamento c'è un cartoncino per segnalare eventuali errori, peccato che manchi lo spazio per scrivere il numero di pratica". Insomma, comunicare con la Rai sembra davvero impossibile.
IL COMMENTO
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