Dovrà attendere almeno un giorno in più, l'isola del Giglio, per liberarsi per sempre dalla Concordia: i ritardi nelle operazioni tecniche e le previsioni meteo non proprio ottimali faranno molto probabilmente slittare la partenza a martedì.
Dopo oltre 900 giorni con quel mostro a 300 metri dal porto, 24 ore in più sono un niente; ma in molti tra gli abitanti del Giglio cominciano a incrociare le dita augurandosi che davvero non vi siano ulteriori rinvii. Sono gli stessi tecnici, al quarto giorno di operazioni, ad ammettere che qualcosa non è andato come previsto: "stiamo avendo delle difficoltà. Ed infatti abbiamo sempre ripetuto che è impossibile dare delle tempistiche precise" dicono all'unisono Franco Porcellacchia e Sergio Girotto, gli ingegneri responsabili dell'intero progetto. Difficoltà traducibili in due maledette catene con anelli che pesano 300 chili l'uno e che, anche a causa del maestrale che da tre giorni soffia sul Giglio, non vogliono saperne di passare sotto lo scafo con disinvoltura per poi essere collegate ai tre cassoni rimanenti. Insomma, inconvenienti che hanno impatto zero sull'intero progetto ma che, inevitabilmente, stanno ritardando le operazioni successive. I problemi, sottolinea non a caso il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli per tranquillizzare i gigliesi prima di tutto, "non hanno la benché minima incidenza sul progetto complessivo e sulla stabilizzazione della nave". Fatto sta che doveva iniziare oggi il rigalleggimento vero e proprio ed invece si comincerà probabilmente sabato. Dunque, stando al cronoprogramma ipotizzato, solo tra domenica e lunedì la nave sarà riemersa di quegli altri 15 metri che mancano per riportarla al livello di galleggiamento previsto. Ma a ritardare la tanto attesa separazione tra la Concordia e il Giglio, ci si mette pure il tempo. "Allo stato - afferma Gabrielli - è previsto un peggioramento meteo. Le condizioni attese non sono proprio positive". I dati verranno affinati nelle prossime ore, perché nessuna previsione è davvero affidabile oltre le 72 ore, ma un elemento è già evidente. Ed è, conferma Gabrielli, "il combinato disposto tra le problematiche tecniche e il peggioramento meteo". Dunque "lunedì resta il nostro obiettivo, ma non escludiamo che possa essere martedì la giornata della partenza". "Noi abbiamo una finestra temporale ipotizzata, anche sulla base delle statistiche, che va dal 13 luglio all'8 agosto. Ma è evidente - precisa subito a scanso di equivoci - che non immaginiamo minimamente di doverla utilizzare tutta". Lunedì o martedì, quel che conta per Gabrielli è ribadire, anche al ministro francese Ségolène Royal, che il viaggio verrà fatto nella massima sicurezza e con tutti gli accorgimenti dal punto di vista ambientale
cronaca
Concordia, slitta partenza. Gabrielli: "Ipotesi rinvio per problemi tecnici e meteo"
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