cronaca

1 minuto e 31 secondi di lettura
C'è anche la Liguria tra le regioni che nel 2016 riceveranno le sanzioni dell'Unione Europea per il ritardo nella costruzione dei depuratori nonostante i fondi stanziati da Bruxelles: a dirlo un'inchiesta pubblicata oggi sul Corriere della Sera, che valuta in 11,4 euro per ogni ligure il costo della multa che scatterà il 1° gennaio 2016, per un totale di 18 milioni.

A livello nazionale si stima che circa il 36% delle abitazioni italiane sversi le loro acque direttamente in mare, mentre ammonterebbero a oltre 2 miliardi i fondi europei non utilizzati dal nostro Paese per costruire i depuratori.


Su questa vicenda è estremamente critica Raffaella Della Bianca, che fa parte della Commissione ambiente della Regione: “Esattamente una settimana fa – dice - c’è stato un dibattito in Consiglio regionale sulla riassegnazione delle deleghe dell’assessore Briano che è stata eletta in Europa, e tra le sue deleghe c’è anche quella all’ambiente, ma è stato tutto surreale perché il presidente Burlando, che sarebbe il responsabile politico, non si è neppure fatto vedere.

Il vero problema è che si tratta di progettazioni che vanno a rilento e di comuni in totale assenza di depuratori, vedi Lavagna dove ci si sta pensando da anni e sono stati spesi un sacco di soldi per la programmazione con fondi europei che invece rimangono lì senza essere utilizzati. Si capisce bene che in questa situazione fare un dibattito senza l’assessore all’ambiente e senza il presidente diventa solo un esercizio di oratoria per i presenti ma non serve a nulla. Piuttosto servirebbe un’analisi su dove è arrivata la Liguria in nove anni di gestione Burlando e si capirebbe che sulle politiche ambientali si è rimasti molto indietro, soprattutto per una regione che vuole darsi una vocazione anche turistica”.