cronaca

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Sono morte in Burundi, nel cuore di quell'Africa a cui avevano dedicato la vita da missionarie per aiutare gli ultimi nel nome del Vangelo.


Tre missionarie saveriane italiane sono state uccise nel loro convento, nella località di Kamenge, in quello che appare essere stato un tentativo di rapina, forse di un balordo, finito nel sangue. Due di loro, suor Lucia Pulici, 75 anni, e suor Olga Raschietti, 83, sono state aggredite domenica. La terza missionaria, suor Bernardetta Boggian, 79 anni, è morta in un secondo momento, nella notte tra domenica e lunedì.


Un primo annuncio degli omicidi era stato dato dal sito della diocesi di Parma, dove ha sede la Casa madre dei missionari saveriani del mondo, con il cordoglio del vescovo Enrico Solmi e un invito alla preghiera. Il convento sostiene un Centro per i giovani fondato dai Padri saveriani che promuove la convivenza tra etnie diverse.

Le tre missionarie sarebbero state violentate e una di loro - almeno secondo quanto affermato dal direttore della polizia del Burundi all'agenzia France presse -  addirittura decapitata.