
Shota ha presentato istanza davanti al gip Claudio Siclari che deciderà nei prossimi giorni quando fissare il processo. Calevo venne prelevato dalla sua villa sulle colline di Lerici, a Narbostro. Il sequestro era stato ideato, a scopo estorsivo, dal settantenne Pierluigi Destri che aveva come complici il nipote Davide Bandoni, allora 21enne, e gli albanesi Simon Halilaj e Fabjion Vila oltre a Shota.
La banda, secondo quanto appurato dalle indagini, lo aspettò fuori dal cancello della villa e entrò con lui in casa dove lo attendeva la madre. Una volta immobilizzata la donna, la banda salì sull'Audi dell'imprenditore spezzino e con lui, seguiti da un'auto dei complici, si allontanarono. Calevo venne rinchiuso in uno scantinato nella casa di Destri, dove fu ritrovato. Shota era stato arrestato lo scorso gennaio in Albania ed estradato in Italia.
IL COMMENTO
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco
Le BR rapiscono Mario Sossi e Genova entra nell’incubo terrorismo