
SICUREZZA – Il Bitcoin utilizza una rete peer to peer (P2P), cioè senza un server centrale. Ciò significa che tanti computer stabiliscono connessioni multiple tra di loro senza dover far riferimento a un server centrale. Questo assicura una maggiore invulnerabilità del sistema, perché è assente un obiettivo unico da attaccare.
IDENTITÀ – I conti bitcoin non sono associati a nomi, indirizzi IP o mail. Ogni conto è soltanto associato a due chiavi crittografiche generate casualmente. Una chiave è pubblica, mentre l’altra è privata: le monete bitcoin appartengono a chi possiede la chiave privata.
TRANSAZIONI – Gli scambi attraverso bitcoin funzionano come catene di firme elettroniche. Quando un bitcoin viene ceduto, il proprietario firma con la sua chiave privata. Durante questa operazione viene identificata la precedente transazione e la chiave pubblica del nuovo proprietario. La moneta digitale passa di mano non appena quest’ultimo inserisce la sua chiave privata. In ogni transizione è, dunque, raccontata la storia di quel bitcoin.
NUMERO MASSIMO – Il numero massimo di bitcoin è già stato fissato. Si tratta di 21 milioni, che verranno iniettati nel sistema progressivamente nel corso degli anni. Questo aspetto è ciò che più differenzia il bitcoin dalle monete a corso forzoso come l’euro o il dollaro. Non c’è alcuna banca centrale che può decidere di creare nuova moneta. Questo permette al bitcoin di garantire ai suoi proprietari una difesa da fenomeni inflattivi.
IL COMMENTO
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