
Sulla Aries è stata realizzata una stazione spaziale di comando per monitorare tutte le fasi del rientro della navicella spaziale. "Le finalità della missione della navicella sono la verifica in volo delle prestazioni e delle tecnologie critiche necessarie per tornare dall'orbita terrestre - ha detto Giorgio Tumino, program manager dell'Esa, programma IXV -. Oggi l'Europa è fortissima nel lanciare satelliti e mettere in orbita sistemi complessi ma è indietro, rispetto a russi e americani, nella capacità di riportare a terra oggetti o persone dall'orbita. Questa operazione ci aiuterà a superare questo gap".
La navicella è progettata per resistere alle altissime temperature di rientro, la velocità è di circa 7 km al secondo, qualificheremo uno scudo termico in ceramica e avremo attenzione al sistema di guida navigazione e controllo, che utilizza sia i flop che il controllo in assetto, è tutta la fase di discesa con paracadute, che la frenerà fino a 20km orari".
Dopo il recupero in mare, la nave riporterà il veicolo spaziale a Genova per il rientro in Thales-Alenia per ulteriori studi.
IL COMMENTO
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco
Le BR rapiscono Mario Sossi e Genova entra nell’incubo terrorismo