economia

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Alle 9 è iniziata l'assemblea nello stabilimento di Sestri Ponente per i lavoratori di Esaote. All'ordine del giorno il risultato del vertice di ieri con l'azienda e le istituzioni al Ministero dello Svilupop economico. “Hanno ribadito le loro posizioni, non hanno cambiato idea rispetto alle ultime riunioni. Il governo ha chiesto di arrivare a un incontro tra le richieste, ma non abbiamo ottenuto nulla. Allora si è reso necessario un rinvio all'11 novembre, sempre al Mise”, aveva detto Caminito della Fiom al termine dell'incontro. 

"Condivideremo con i lavoratori una serie di iniziative affinché si continui a fare uno sforzo incredibile per andare a Roma e cercare una mediazione o una soluzione a questa vertenza infinita. Sei mesi inutili e buttati, l’unica cosa che hanno causato è una serie di dimissioni pesanti di ricercatori che non saranno facilmente sostituibili e il disinnamoramento del lavoratori nei confronti dell’azienda: di fatto hanno creato solo macerie" ha commentato a Primocanale Andrea Baucia (Rsu).

All'interno dell'assemblea si discute la linea di protesta che i lavoratori vogliono perseguire.  Non si esclude che già nel corso della giornata i lavoratori possano attuare un blocco del traffico o un corteo spontaneo. “Il lavoro c'è, facciamo turni massacranti e siamo esausti per il tira e molla come per il lavoro che svolgiamo. L'atteggiamento dell'azienda è incomprensibile e stiamo valutando il blocco totale della produzione”.

Per martedì prossimo è prevista la partecipazione dei lavoratori di Esaote in consiglio comubnale a Genova. 
 “Noi andiamo avanti con gli scioperi, le iniziative di confronto con gli enti locali e soprattutto la richiesta al Comune del piano regolatore, L'area dove oggi si trova Esaote deve restare come zona industriale”, ha concluso il rappresentante sindacale Fiom.