cronaca

Disse d'averlo ucciso perché lo credeva malato
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Il tribunale di Imperia ha disposto una perizia psichiatrica su Natalia Sotnikova, la donna russa di 40 anni che, nella notte tra il 10 e l'11 dicembre scorso ha ucciso il figlio di dieci mesi, Semyon, affogandolo in mare a Bussana di Sanremo dove la donna si trovava assieme al compagno per una breve vacanza.

Durante l'interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip Massimiliano Rainieri, la donna raccontò al pm Grazia Pradella di aver nuotato di notte al largo con il piccolo Semyon in un marsupio fino a quando non ha compreso che il piccolo era morto. All'origine del delitto la convinzione che il piccolo fosse malato.