La rottura sulla Grecia segna i listini di Borsa europei, mentre Atene è stata chiusa per evitare il peggio. Cedono il 4,2% Milano, Parigi e Francoforte, Madrid lascia sul campo il 4,48% mentre Londra (-2,17%) appare più cauta. Negativi i futures Usa, che perdono circa l'1,2%. Le vendite colpiscono i comparti automobilistico (-4,6% l'indice di settore), tecnologico (-4%), bancario (-3,87%), ma non ci sono settori che cedano meno del 2%. Scivolano di oltre il 5% Unicredit, Intesa e Bpm.
Spread Btp-Bund scende ancora a 153 punti. Dopo la fiammata iniziale che lo aveva portato a 197 punti, il differenziale segna ora quota 153. Il rendimento espresso è pari al 2,32%. Scendono anche i bonos spagnoli a 146 punti.
L'ipotesi Grexit, con l'uscita sempre più concreta di Atene dall'Eurozona, spaventa la Borsa di Tokyo che termina gli scambi con un tonfo del 2,88%: l'indice Nikkei brucia quasi 600 punti e si attesta a quota 20.109,95, a ridosso dei minimi intraday. Il Nikkei accusa la perdita più pesante del 2015.
La Grecia, con il referendum dagli esiti incerti, deve rimborsare 1,6 miliardi di euro all'Fmi entro domani. Non aiuta il sentiment degli investitori la produzione industriale nipponica di maggio che è scesa a maggio del 2,2% sul mese precedente, scontando soprattutto il calo delle vendite di veicoli sul fronte domestico e su quello estero. Il dato, diffuso dal ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria, è peggiore delle attese medie degli analisti di circa lo 0,7% di contrazione. Il ministero ha tagliato il suo giudizio di base sulla produzione per la prima volta da giugno 2014 rimarcando la volatilità della situazione, priva "di una chiara direzione".
ORO BENE RIFUGIO - E' corsa degli investitori verso i 'beni rifugio', sulle probabilità dell'uscita della Grecia dall'euro mentre ad Atene è scattato il controllo dei capitali. Le quotazioni dell'oro così salgono dell'1,1% a 1188,23 dollari riprendendosi dal ribasso della scorsa settimana quando un accordo fra i creditori e la Grecia sembrava vicino.
EURO IN CALO - Giù le quotazioni dell'euro all'avvio dei mercati a causa della possibilità sempre più vicina di un'uscita della Grecia dalla moneta unica mentre ad Atene è scattato il controllo dei capitali. L'euro, sulla scia di quanto visto nella notte in Asia, cede l'1,4% verso il dollaro a quota 1,101 e perde terreno verso lo yen (-2,5%) e la sterlina (-1,23%).
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Effetto Grecia, forte calo a Piazza Affari
Euro giù 1,4% a 1,101 dollari, sale il prezzo dell'oro
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