La Giunta comunale, su proposta dell'assessore alle politiche socio-sanitarie e della casa Emanuela Fracassi, ha deliberato la partecipazione del Comune al bando ministeriale per l'ottenimento del finanziamento a carico dello Stato del progetto di accoglienza nella rete Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati da realizzarsi fino al 31 dicembre 2016 destinato a minori stranieri non accompagnati.
La rete Sprar è finanziata dal Viminale tramite il fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo e prevede l'accoglienza e la tutela dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei migranti che sono soggetti ad altre forme di protezione umanitaria. Il Comune di Genova prevede una disponibilità complessiva di 40 posti.
L'entità del finanziamento richiesto al Viminale è di 1.054.080 euro, mentre quella del cofinanziamento a carico del Comune di Genova è di 263.520 euro, di cui 153.136 euro per costo del personale del Comune addetto alla gestione del progetto e 110.384 euro per attività educative finalizzate all'avvio graduale del minore verso l'autonomia e l'inclusione nel tessuto sociale del territorio, mediante l'impiego di fondi già previsti nel bilancio di previsione 2015 (circa 27.500 euro) e nel bilancio pluriennale per l'anno 2016 (circa 82.884 euro) per l'assistenza ai minori stranieri.
Sono previsti 28 posti di accoglienza residenziale in comunità per minorenni stranieri non accompagnati, 7 in comunità educative assistenziali di accoglienza e 5 di affidamento familiare residenziale a tempo pieno e d'appoggio a tempo parziale.
Oltre alla creazione di queste strutture sarà incrementata l'attività di rete per sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere il coinvolgimento della società civile a sostegno dei minori e delle strutture/famiglie.
"L'amministrazione comunale - ha detto l'assessore Emanuela Fracassi - partecipa da anni alla rete Sprar, coordinata da Anci nazionale, per strutturare una politica di accoglienza che funzioni e si sviluppi sul lungo periodo.
La decisione di partecipare a questo bando costituisce un'ulteriore possibilità per attivare nuove energie e altri spazi all'interno di un progetto che coinvolge l'intero Paese".
La rete Sprar è finanziata dal Viminale tramite il fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo e prevede l'accoglienza e la tutela dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei migranti che sono soggetti ad altre forme di protezione umanitaria. Il Comune di Genova prevede una disponibilità complessiva di 40 posti.
L'entità del finanziamento richiesto al Viminale è di 1.054.080 euro, mentre quella del cofinanziamento a carico del Comune di Genova è di 263.520 euro, di cui 153.136 euro per costo del personale del Comune addetto alla gestione del progetto e 110.384 euro per attività educative finalizzate all'avvio graduale del minore verso l'autonomia e l'inclusione nel tessuto sociale del territorio, mediante l'impiego di fondi già previsti nel bilancio di previsione 2015 (circa 27.500 euro) e nel bilancio pluriennale per l'anno 2016 (circa 82.884 euro) per l'assistenza ai minori stranieri.
Sono previsti 28 posti di accoglienza residenziale in comunità per minorenni stranieri non accompagnati, 7 in comunità educative assistenziali di accoglienza e 5 di affidamento familiare residenziale a tempo pieno e d'appoggio a tempo parziale.
Oltre alla creazione di queste strutture sarà incrementata l'attività di rete per sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere il coinvolgimento della società civile a sostegno dei minori e delle strutture/famiglie.
"L'amministrazione comunale - ha detto l'assessore Emanuela Fracassi - partecipa da anni alla rete Sprar, coordinata da Anci nazionale, per strutturare una politica di accoglienza che funzioni e si sviluppi sul lungo periodo.
La decisione di partecipare a questo bando costituisce un'ulteriore possibilità per attivare nuove energie e altri spazi all'interno di un progetto che coinvolge l'intero Paese".
IL COMMENTO
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