
A chi ha già pagato dovrà essere spedita una nota di credito in cui si annulla la precedente fatturazione. Il Comune ha invitato Deiva Sviluppo, la società che gestisce il servizo idrico in regime di salvaguardia, a riprenderne la gestione con piena responsabilità in modo da evitare ulteriori disagi agli utenti. La società Idrolevante, che ha inviato le fatture, ha cessato l'attività nel 2014, motivo per cui non poteva esigere pagamenti per il periodo successivo.
Finisce così il disagio di molti residenti, che hanno ricevuto a casa bollette irregolari. L'Ato e il Comune le hanno ritenute illegittime, quindi nessuno dovrà pagarle. E chi avesse già provveduto avrà diritto al rimborso. Stamattina il Comune di Deiva ha ospitato una riunione alla presenza dei vertici delle due società per mettere ordine in una situazione caotica.
Ato sta ancora verificando la conformità dell'affidamento del servizio idrico a Deiva Sviluppo alla normativa nazionale e comunitaria, sulla base di una serie di problematiche segnalate dai cittadini. Verifiche che dovranno concludersi a settembre con una formale deliberazione da parte dell'Assemblea dei Sindaci dell'Ato.
IL COMMENTO
Salis contro Piciocchi, analisi a distanza
Salis, quanto conta la bellezza in politica?