cronaca

Analoga decisione era stata assunta dal Senato
1 minuto e 6 secondi di lettura
La Camera dei Deputati si costituisce parte civile nel processo che vede imputati Umberto Bossi e Francesco Belsito (all'epoca segretario e tesoriere della Lega Nord) oltre ai revisori dei conti del partito per truffa aggravata ai danni dello Stato su circa 40 milioni di rimborsi elettorali. Analoga decisione era stata assunta dal Senato.

La decisione di costituirsi parte civile è stata assunta dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, dopo aver ascoltato in ufficio di presidenza una istruttoria svolta dal questore Dambruoso. Alla riunione erano assenti sia i due rappresentanti di Forza Italia, il questore Gregorio Fontana e il vicepresidente Simone Baldelli, sia quello della Lega, Davide Caparini.

Il Gup di Genova, dove si terrà il procedimento, aveva chiesto alle Camere di pronunciarsi in merito in vista dell'udienza del 23 settembre. Il Senato aveva già assunto la decisione incaricando l'avvocatura dello Stato. La vicenda riguarda l'irregolare rendiconto per gli anni 2008-2010.

Per i cinque imputati (oltre a Bossi e Belsito i revisori Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci) era stato chiesto il rinvio a giudizio nel febbraio scorso dal pm genovese Paola Calleri che aveva ereditato il procedimento dalla procura di Milano che l'aveva trasferito per competenza territoriale. Rinvio a giudizio deciso poi il 21 maggio scorso dal Gup Massimo Cusatti che ha fissato l'inizio del processo appunto per il 23 settembre.