I titolari delle aziende che hanno la sede della propria attività lungo la strada provinciale della Ripa, tra Fornola e Bottagna, nel comune di Vezzano Ligure, sono allo stremo. Alle ripetute chiusure del tratto a causa delle continue frane del versante causa maltempo dal 2010 ad oggi, se n’è aggiunta una, l’ultima, che da ormai oltre 40 giorni ha letteralmente desertificato l’arteria, in attesa che per la messa in sicurezza venga presentato e approvato un progetto definitivo eche, nel frattempo, vengano finanziati ed attivati gli interventi necessari a una riapertura, seppure parziale, della strada di collegamento tra Val di Magra e Val di Vara.
“La mia attività ha avuto un calo complessivo dei ricavi dell’80% - spiega al microfono di Primocanale Adriana Incaviglia, presidente del comitato ‘Salviamo la Ripa’ e titolare di una locanda di via Provinciale – ma quasi tutti i miei colleghi, chi più chi meno, si trovano in queste condizioni”.
I membri del comitato hanno avuto oggi un incontro con gli assessori regionali Rixi e Giampedrone, ai quali hanno espresso tutto il proprio disagio. “Chiediamo innanzitutto – che si attivino interventi di somma urgenza per riaprire al più presto la strada a senso unico alternato e che subito dopo venga progettata la realizzazione di una o più gallerie sul tratto, in modo da mettere in sicurezza una volta per tutte il tracciato della Ripa. Domandiamo inoltre di poter sospendere il pagamento relativo alle prossime scadenze fiscali. Cinque anni di chiusure a singhiozzo ci hanno messo letteralmente in ginocchio”.
“E’ il momento delle scelte – osserva l’assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone – e bisogna fare di tutto perché la Provincia presenti al più presto un progetto di definitiva messa in sicurezza. La priorità è intervenire sulle strade esistenti, ai progetti come la bretella Ceparana-Santo Stefano Magra penseremo dopo. Nel frattempo finanziamo i lavori per la riapertura a senso unico entro fine anno: vogliamo al più presto mettere fine al disagio delle aziende ma anche dei cittadini che devono fare i salti mortali per andare al lavoro o semplicemente per accompagnare i figli a scuola”.
“Stiamo valutando – aggiunge l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi – di avviare per le imprese che patiscono queste sofferenze la richiesta di sospensione degli studi di settore. Aziende che si vedono ridurre i propri ricavi sino all’80% rischiano seriamente di chiudere i battenti, senza un aiuto concreto anche a livello fiscale”.
cronaca
Ripa chiusa, le aziende: “Ricavi ridotti dell’80%”
Incontro comitato-Regione, ipotesi sospensione studi di settore
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