cronaca

All'origine del gesto una bravata a scuola
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Aveva fatto una bravata a scuola, forse una semplice scritta su un muro, e temeva di essere rimproverato dai genitori. Per questo un tredicenne si è gettato nel vuoto a Genova. La spiegazione del suo gesto è in una lettera indirizzata ai familiari trovata nei suoi pantaloni dai primi medici che l'hanno soccorso. Il giovane è ricoverato in condizioni disperate al pronto soccorso dell'ospedale San Martino. Le indagini sono state avviate dalla polizia.

Il ragazzo è precipitato dall'alto di un palazzo e si è schiantato su un giardino sottostante a Genova. E' accaduto intorno alle 19 nel quartiere di Castelletto. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti, gli esperti della scientifica e gli investigatori della squadra mobile. A lanciare l'allarme sarebbe stata un'inquilina che ha per prima visto il ragazzino esanime nel giardino e ha telefonato al centralino del 118

In un primo momento la caduta sembrava avere i contorni di un mistero. A insospettire il fatto che fosse stato trovato esanime non sotto la sua casa, ma nei pressi di un palazzo dove abita il compagno con cui aveva passato il pomeriggio a studiare. Per questo erano state prese in considerazione tutte le ipotesi possibili. Da quella di un gioco finito male, alla caduta accidentale. Il ritrovamento della lettera, però, non lascia dubbi: si tratta di un gesto volontario.