cronaca

Crisi di liquidità dovuta a fatture inevase da alcuni Comuni e Marina
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Salta, o meglio slitta, lo stipendio di dicembre per i dipendenti Acam o, nel migliore dei casi, la tredicesima. E' quanto emerso da un incontro fra direzione dell'azienda e sindacati. Un déja vu che riporta all'anno scorso, quando il gruppo Acam denunciò identici problemi di liquidità a ridosso delle festività natalizie.

"Ci siamo incontrato con la direzione del Gruppo Acam - spiega Ilaria Del Caldo, segretaria provinciale Femca Cisl - Ci è stata data notizia (oggi dovrebbe uscire l'ordine di servizio per tutti i dipendenti) che ci sarà uno slittamento di una delle due tranche di pagamento, stipendio di dicembre o tredicesima, alla metà di gennaio. Potete quindi immaginare, con tutte le scadenze che i lavoratori hanno in dicembre, come sia stata appresa la notizia. Ogni anno, ormai, ci troviamo in questa situazione".

"Le motivazioni - prosegue Del Caldo - sono analoghe a quelle del dicembre 2014. Nonostante una previsione di bilancio del 2015 più che positiva c'è una grossa crisi di liquidità dovuta ancora una volta a mancati pagamenti di fatture su utenze da parte di alcuni comuni soci e in parte dalla Marina Militare. In più a fine anno il gruppo dovrà pagare la grossa tranche finale del debito con le banche".

"Il piano di risanamento - chiosa Del Caldo - ha fatto fare al gruppo Acam passi da gigante, questo non si può disconoscere, ma noi lavoratori vorremmo evitare queste sorprese di fine anno che stanno diventando abitudine, per cose inoltre sulle quali non abbiamo assolutamente il potere di intervenire".