Dopo l’ennesimo caso di violenza a Genova, un pensionato aggredito al casello autostradale di Bolzaneto, il presidente della regione Liguria Giovanni Toti chiede a gran voce più risorse per la sicurezza.
“In termini generali si tratta di ripristinare la legalità”, afferma Toti, che rimarca il nesso con l’immigrazione: “Molte comunità che noi ospitiamo non possono adeguarsi alle regole in modo così lento. Ci sono interi quartieri a Genova in emergenza, campi rom fuori controllo, alcuni andrebbero proprio sgombrati”.
Servono “presidi fissi in centro storico ma non solo, più telecamere, più controlli per le strade. Le forze dell’ordine fanno quello che possono con quello che hanno, ma i soldi non bastano”.
Toti chiede al Governo un maggiore impegno in termini di risorse e uno “sforzo condiviso” per ripristinare la legalità come un “principio evidente, pena gravi sanzioni per chi non rispetta le regole”. Dura condanna alle “sciocchezze” promosse dal centrosinistra, come “l’abolizione del reato di immigrazione clandestina, che dà il senso di assoluta permeabilità della legge”.
Tornando a invocare il ritorno dell’esercito nelle città – la discussa operazione “Strade sicure” portata avanti dagli ultimi governi di centrodestra – Toti parla anche di una “Carta dei Valori” da far sottoscrivere a chi richiede l’accesso a servizi sociali: “Chi viene qui deve impegnarsi a fare propri i principi fondanti non solo della legge, ma anche della nostra civiltà”.
Posizione condivisa anche dalla vicepresidente Sonia Viale: "In Liguria l'accesso al welfare regionale sarà solo per gli immigrati regolari che firmano la Carta dei valori. Altrimenti vadano a casa loro". Alla luce dei fatti di Colonia, l'assessore annuncia "l'introduzione dell'obbligo, per gli immigrati che fanno richiesta di accesso ai servizi del welfare regionale, della sottoscrizione della Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione, documento redatto nel 2007 dall'allora ministro degli Interni Amato e nato dalla consultazione con associazioni e organizzazioni del mondo dell'immigrazione, religiose e sociali anche della comunità islamica".
PENE ESEMPLARI - "A Genova l'ennesimo esempio di dis-integrazione: un uomo è grave dopo aver subito un pestaggio da parte di un gruppo di nomadi per assurdi motivi di viabilità. Ci auguriamo davvero che i colpevoli vengano individuati il prima possibile e condannati in modo esemplare. È necessario che lo Stato si faccia sentire perché tutti sappiano che in Italia non esistono sacche di impunità. Al pensionato ferito va la mia solidarietà e gli auguri per una pronta guarigione". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli dopo l'episodio di Bolzaneto.
FATTO GRAVISSIMO - "Riteniamo gravissima l’aggressione avvenuta al casello autostradale di Bolzaneto, e ancora più inquietanti le successive azioni di ostacolo all’intervento dei Carabinieri presso il campo nomadi di Bolzaneto. Auspichiamo che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’episodio criminale che, pur risultando un fatto inedito, compromette un clima di convivenza fino ad oggi mantenuto tra campo nomadi e territorio.
Ci consideriamo impegnati con i nostri amministratori comunali e municipali ad approfondire i contorni della vicenda al fine di porre in essere le opportune azioni amministrative a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini della Valpolcevera". Così Alessandro Terrile, segretario Pd Genova, e Fabrizio Boccardo, segretario Pd Bolzaneto.
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Sicurezza, Toti: "Più telecamere, presidi fissi e ritorno dei militari in strada"
Dopo l'ultima aggressione ai danni di un pensionato a Genova
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