cronaca

Ma dovrà restare a bordo
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Il peschereccio italiano "Mina", sequestrato dalle autorità giudiziarie francese mentre era impegnato nella pesca al gambero rosso al confine tra Francia e Italia, resterà al porto di Nizza almeno fino a lunedì prossimo, ma il comandante Ciro Lobasso e gli altri due membri dell'equipaggio sono liberi.

Lo ha annunciato la moglie di Lobasso, recatasi ieri pomeriggio in Francia. La donna ha riferito che l'equipaggio è intenzionato a restare a bordo del peschereccio fino a quando la vicenda non sarà chiarita.

Ieri intanto, hanno incontrato un avvocato.


A seguito del sequestro, l'europarlamentare Pd, e vice presidente della Commissione Pesca, Renata Briano ha voluto un confronto con la Guardia Costiera e ha avvisato i colleghi d'oltralpe:

“Quello che è accaduto al “Mina” è molto grave perché non è accettabile che è un peschereccio italiano venga abbordato dalle autorità francesi in acque italiane e senza avvisare la nostra Guardia Costiera”.

Prosegue: “Sono stata in apprensione tutto il giorno per la vicenda, rimanendo in costante contatto con la nostra Guardia Costiera che ringrazio per il lavoro svolto. Si tratta di un caso diplomatico tra i due Paesi che spero si risolva nel minor tempo possibile.”

Al centro dell'attenzione della Briano è il settore della pesca, che sta vivendo un momento di crisi: “Fatti come questi non aiutano il compartimento della pesca. Dobbiamo tutti quanti lavorare per aiutare i pescatori a migliorare il loro lavoro nella legalità e nella consapevolezza che la pesca è un settore che deve raggiungere un equilibrio tra la conservazione delle risorse, il mantenimento dell'occupazione e lo sviluppo dell'indotto sul territorio”.